La MPOli srl si aggiudica l’incarico per il recupero e amplia il servizio
Riparte, con un nuovo gestore e un’assegnazione più redditizia, il servizio di recupero degli oli e dei grassi vegetali esausti avviati al riciclo presso i centri di raccolta del Covar14. La MPOli, Srl. di Alba (Cn), si aggiudica la gara bandita dal consorzio, presentando un’offerta di ‘acquisto’ di 153 euro a tonnellata. Un contratto ben più vantaggioso, per il Covar14 e i suoi Comuni, rispetto ai 53 euro a tonnellata di incasso fissati dal vecchio appalto. Nel 2016 gli ecocentri del territorio hanno raccolto e smaltito 25 tonnellate di questo tipo d’olio.
I vecchi contenitori da 250 litri, collocati nei 16 centri di raccolta del consorzio, vengono sostituiti da nuovi recipienti di capacità analoga, dove i cittadini continueranno a conferire con le consuete modalità. La MPOli si occuperà di svuotare il contenuto, sostituendo periodicamente i contenitori con fusti sempre puliti e portando a smaltimento presso il proprio impianto di rigenerazione vicino ad Alba (CN). Rigenerato, l’olio esausto, si trasformerà in prodotti industriali riutilizzabili al 100% come ad esempio, Biocombustibili o saponi.
Per incentivare al riciclo dell’olio vegetale l’incarico prevede che contenitori da 240 litri possano essere allestiti a tu per tu con il territorio, in occasione di fiere e manifestazioni o nei mercati, ma anche presso le scuole. E’ annunciato per dopo l’estate l’avvio del progetto “RecuperiamOli. Una buona azione per te e la tua città”. “Il progetto che si avvia con il nuovo gestore vuole dare alla raccolta dell’olio vegetale esausto un respiro più ampio – commenta Leonardo Di Crescenzo, presidente del Consiglio di Amministrazione Covar14 – Puntiamo al coinvolgimento del territorio, anche ‘moltiplicando’ i punti di raccolta, e siamo certi che il recupero degli oli vegetali abbia margini di crescita, perché è un’abitudine ancora poco radicata. Eppure, pur sembrando ‘innocuo’, questo elemento ha un notevole potere inquinante. Sversato nel terreno inibisce la capacità delle piante di assorbire sostanze nutritive, mentre negli scarichi domestici danneggia la tubature e incide sui costi di depurazione. Se riciclato, al contrario, può essere trasformato in modo molto utile”.
L’appalto comprende momenti di incontro con i cittadini che saranno annunciati più avanti. In quest’occasione i cittadini potranno ricevere informazioni sul nuovo progetto di raccolta.