CENTRO - Appassionati di Danze Occitane da molti anni portano il verbo della “musica d’Oc” in città. Venerdì scorso l’associazione “Danco D’ Oc Trofare’l” si è esibita in una bella serata di balli all’ombra della torre civica di Trofarello, in piazzale Duca d’Aosta. Una trentina di componenti che tutte le settimane si trovano per ballare ma anche condividere problemi ed esperienze di vita. Sul sito www.lacittaditrofarello.it e sulla pagina Facebook un servizio dedicato alla serata. Maestro del gruppo è il ballerino Marco Boasso. «Ci occupiamo in particolare di danze Occitane ma anche di altre danze folcloristiche. Si è creato un bel gruppo che si occupa anche della cultura delle danze, le loro origini, il perché si ballava, e come la tradizione di questi balli sia arrivata fino a noi. I componenti del gruppo appartengono ad un’età compresa tra i 50 ed i 60 anni, con qualche ragazzo che ci accompagna ed abbassa la media anagrafica. Cerchiamo anche di portare queste danze sul territorio . A Trofarello la tradizione delle danze occitane risale al periodo in cui i braccianti scendevano dalle valli occitane e venivano a fare i braccianti per la raccolta delle ciliege. Scopo del nostro gruppo è riprendere un po’ questa tradizione». L’appuntamento dunque è il martedì sera nei locali messi a disposizione dal comune presso l’asilo Dionisio e Steli. «Durante l’estate invece ci troviamo qualche volta per fare un’uscita tutti insieme» conclude il maestro Boasso. «Il gruppo si è costituito anche grazie all’iniziativa Insieme per conoscere – spiega la presidentessa dell’Associazione Damiana Bracco – Il gruppo si è unito. Ci troviamo certamente con lo scopo di ballare ma anche per incontrarci e raccontarci come è andata la settimana. L’Occitano è un modo per comunicare e stare assieme, così come è tradizione. Ci piacerebbe incrementare il gruppo con nuovi appassionati di questo ballo. Anche i ragazzi giovani possono venire a ballare con noi. è un modo anche per ravvivare il cuore o comunque rasserenarsi quando si è un po’ stressati». Un ballo che fa bene anche ai bambini. Antonella Bosini, insegnante della scuola materna Steli: «Ballano anche i bambini dai tre anni in su, ovviamente semplificando le danze. I bambini si divertono e sono contenti.Si esibiscono anche molto volentieri. Abbiamo realizzato anche dei bei costumi. Ci auguriamo di preentarci con i bambini alla prossima occasione».