CENTRO – Sono il trofarellese Federico Italiano e la carmagnolese Cinzia Andreotti il reuccio e la reginetta della ventunesima edizione della Sagra dell’Amarena di Trofarello.
Reginetta dell’ultima serata di Sagra e della festa intera è la Miss Amarena 2017, al secolo Cinzia Andreotti, carmagnolese, classe 1988. «Sono nata il 16 novembre sotto il segno dello Scorpione. Questa sera mi sono divertita tantissimo. Spero di fare un’altra serata così. è stata una esperienza stupenda. Amo ballare, cantare e ringrazio tutti coloro che mi hanno scelta. Mi sono molto emozionata anche perché non me lo aspettavo». Sogni nel cassetto? «Attualmente sono commessa ma, poiché ho studiato da estetista, spero un giorno di avere un centro estetico tutto mio. Ci credo e penso che riuscirò a realizzarlo. Basta crederci e piano piano i sogni si avvereranno.
Federico Italiano, trofarellese classe 1999, 16 dicembre, è del segno zodiacale del Sagittario. Appassionato di palestra e di cucina frequenta la scuola alberghiera. «Sono stato uno dei volontari della cucina della Sagra. Ho avuto l’onore di partecipare a questa sagra e di lavorare con tutta la Pro loco che ringrazio ancora. La cucina è la mia grande passione ed il mio sogno nel cassetto è quello di diventare uno chef affermato. Angela Prato, moncalierese si è aggiudicata la fascia di Miss Amarena over 40. Operaia e gerente di un circolo a Moncalieri di cui è anche presidente Angela Prato non ha mai partecipato a nessun concorso di bellezza.
Il bilancio della Sagra
dell’Amarena “Anno zero”
CENTRO – Bilancio più che positivo per ventunesima edizione della Sagra dell’Amarena. «Questa edizione della Sagra è stata veramente un successov – esordisce il presidente della Pro loco Floriano Flagello – Un risultato davvero lusinghiero che dobbiamo all’impegno dei volontari che si sono impegnati moltissimo un questi cinque giorni di lavoro intenso. Tutte le sere c’è stato un costante aumento di persone che sono venute al nostro ristorante ed i commensali hanno sempre commentato in modo molto positivo i piatti serviti. Siamo molto felici di questo risultato».
«Molto simpatico è stato il concorso che ha visto come protagoniste giovani donne over 40 che hanno potuto sfilare sulla passerella della Sagra per contendersi la fascia della Miss Sagra – commenta l’assessore alla cultura Paola Bertelle – Una serata bella e molto interessante». «Abbiamo voluto ricordare nel corso dell’ultima serata anche i presidenti della Pro loco che hanno lavorato negli anni scorsi: Roberto Cassinelli che ha contribuito alla fondazione della Fiera 21 anni fa e Bruno Petroni. Abbiamo consegnato una targa commemorativa alla famiglia del dottor Cassinelli e ai familiari di Bruno Petroni – commenta il vicepresidente Aldo Zaza – Per fare un bilancio conclusivo della manifestazione direi che è andata molto bene. Il risultato c’è stato. La gente ha partecipato molto ad alcune attività proposte ed un po’ meno in altre. E’ stato difficile perché, per molti versi, siamo partiti da zero. Abbiamo cercato di portare delle novità. Abbiamo avuto la facoltà di avere tanti ragazzi e gente giovane che ci ha dato una mano. Abbiamo avuto anche la possibilità di avere nuove attrazioni con i trattori e la forte presenza degli agricoltori. Il risultato è stato più che positivo. Probabilmente si poteva fare di più e meglio ma noi abbiamo lottato perché volevamo raggiungere un risultato che abbiamo raggiunto. Abbiamo avuto problemi anche in casa nostra e questo ci è dispiaciuto un po’ ma non abbiamo fatto nulla di cui doverci pentire. Io sostengo che nella vita si debba sempre imparare. Faremo tesoro per i prossimi anni dell’esperienza che ci siamo fatti nel corso di questa edizione sperando che sia un anno migliore. Il prossimo anno cercheremo di aumentare la partecipazione di Trofarello – conclude Zaza – Ringraziamo tutti i cittadini di Trofarello chemcomunque hanno creduto in noi. Il nuovo direttivo, facendo i salti mortali, è riuscito a farsì che tutto funzionasse. Il miglior augurio che posso fare a noi stessi e quello di rivederci il prossimo anno, sperando di non dover commemorare nessuno come quest’anno».