CENTRO – Che fine ha fatto la protezione civile di Trofarello? Il gruppo di volontari langue e manca in questo momento anche la spinta del comune che dovrebbe tenere un po’ le fila del gruppo. «Sulla Protezione Civile al momento siamo fermi. Abbiamo fatto una serie di investimenti per fronteggiare l’aspetto strutturale – spiega l’assessore alla Protezione Civile Bruno Carmelo – La protezione civile non è solamente un gruppo di persone che si trova e si forma per fronteggiare le emergenze. L’amministrazione di Trofarello intende la Protezione Civile come un disegno molto più ampio. Un disegno che coinvolge una serie di investimenti che si fanno sul territorio per evitare i problemi che potrebbero nascere senza prevenzione con le opere. Sto parlando di tutti quegli interventi che pongono un rimedio ai problemi di dissesto idrogeologico: il rifacimendo di via La Pira o via Duca degli Abruzzi o ancora via Umberto I, con le asfaltature e le nuove fognature. Questi sono tutti interventi di protezione civile. Fare protezione civie non significa solo reintegrare la squadra di emergenza. Significa prima fare le opere con gli investimenti opportuni per evitare che quella squadra debba mai servire. In questo momento l’amministrazione ha deciso di investire tutto in questi inteventi su strade e fognature. Detto questo posso anche affermare che nel secondo semestre lavoreremo per andare a ricostituire il gruppo. Non è da escludere che prima dell’estate si possa partire per iniziare a raccogliere le adesioni alla formazione della nuova squadra. Alcune persone le abbiamo già, ma prima di partire penso sia megli ci siano i soldi a bilancio. Faremo anche questo passo con gli opportuni investimenti, il sindaco lo aveva già dichiarato. Abbiamo semplicemente spostato un po’ più avanti la soluzione del problema perché la coperta è troppo corta. Sulla creazione del gruppo c’è anche un discorso aperto su cosa costituire esattamente. Le ipotesi sono due: una associazione che faccia riferimento all’albo della protezione civile provinciale oppure un nucleo operativo comunale autonomo ed indipendente. E’ importante capire questo anche per gli eventuali futuri investimenti ed evitare possibili incoerenze – conclude Bruno – Credo che la strada che percorreremo sarà quella di creare un gruppo comunale ma è ancora troppo presto per pronunciarsi».