CENTRO – Tre minuti di intervista al Tg Tre Regionale. Marco Cavaletto ha partecipato al telegiornale in veste di rappresentante di Pro Natura per spiegare i motivi della contrarietà delle associazioni ambientaliste all’Ospedale in zona Cenasco. «Premesso che Pronatura è favorevole alla costruzione dell’ospedale, siamo perplessi sul terreno scelto dalla Regione, perché secondo noi è un terreno che si può prestare a situazioni di difficoltà. Si tratta di un’area agricola in classe seconda di fertilità e realizzare in quel luogo l’ospedale vorrebbe dire addio ad una dozzina di aziende agricole fiorenti che si occupano di orticoltura, mais e foraggi. In secondo luogo siamo in una zona caratterizzata da falde friatiche superficiali dai 3,90 metri ai circa 5 metri. Aspetto che potrebbe incrementare di molto i costi di costruzione. La Regione non ha ancora risposto ad una nostra lettera datata primo dicembre. La situazione è ferma anche perché vi è un ricorso al Tar presentato da un certo numero di comuni che ritengono, come noi, che l’aria individuata non sia quella idonea. L’Asl To5 parte da Nichelino ed arriva a Pino d’Asti. La zona baricentrica di questo territorio comprende Trofarello, Cambiano e Santena. Tra questi tre comuni vi sono certamente delle aree idonee come siti di industrie o siti dismessi dall’esercito italiano come l’autoparco di Cambiano. Ci sono sicuramente altre aree che potrebbero essere utilizzate senza incidere negativamente sui terreni agricoli che oggi sono la principale attenzione delle associazioni ambientaliste. Speriamo di avere un interlocutore, come la Città Metropolitana che ci ha risposto sostenendo che quel sito sia inidoneo, almeno fino a quando non verrà fatta la valutazione d’impatto strategico».