CENTRO – Andrea Gariglio, 19 anni, primo anno di biologia ha la passione per il teatro. «Ho scritto un testo per il Don Bosco Talent show. Dietro a quel testo c’è l’amore per l’animazione e per il teatro. Entrambe passioni nate in oratorio. Ho poi portato avanti l’amore per la recitazione frequentando nel corso degli anni corsi di teatro alla scuola LTC di Cambiano, dove ho avuto anche modo di partecipare a spettacoli. Amo leggere e scrivere. Mi piace dare vita a delle storie. Penso che se l’uomo perde la voglia di raccontare, perde un po’ la voglia di vivere e di costruire qualche cosa. Nel lavoro portato al Don Bosco Talent Show mi sono ispirato al recente film Collateral Beauty, trasformando in una persona fisica un’entità astratta come l’amore. Le mie vicende personali incrociandosi con quelle di Giovanni Pairetti, hanno dato vita alla scenetta che è stata rappresentata nella serata del Talent. Un misto di serietà e comicità che abbiamo utilizzato per trasformare il dolore in bellezza. Una scenetta che parla di vita e di speranza. Il frutto di una trasformazione». Progetti per il futuro? «Da settembre ho iniziato a lavorare con un gruppo di teatro in Oratorio. Ci troviamo, una volta alla settimana. Nelle due ore in cui ci alleniamo a recitare, facciamo esercizi di teatro, legati al corpo, alla voce e a tutto quello che c’è dietro ad un attore. Stiamo lavorando alla stesura di un copione originale da mettere in scena in futuro. Io metto per iscritto le idee che arrivano da tutti. Speriamo di metterlo in scena entro la fine del 2017 in Oratorio. A grandi linee si tratta della storia di alcuni personaggi Disney che magicamente prendono vita e si ritrovano nella vita reale, senza elementi magici che, nel corso della storia troveranno ciascuno il proprio lieto fine. A dimostrare che il proprio lieto fine è raggiungibile attraverso la ricerca che riguarda ciascuno di noi».