CENTRO – Sciopero ad oltranza per la cicogna trofarellese, tanto da ridurre alla metà della media degli anni scorsi il numero dei bimbi nati in città nel 2016. «Le nascite sono passate da una media di 120 nati in un anno a solo 59 per il trascorso 2016. Con un bilancio così negativo non c’è da stare allegri – spiega il primo cittadino Gian Franco Visca – Purtroppo non ci sono movimenti, non ci sono nuove coppie giovani, i cittadini che potevano avere figli si sono già costituiti una famiglia e quindi questa battuta d’arresto sulla natalità è fisiologica. Inoltre la congiuntura economica è poco favorevole. Fare figli costa perché bisogna mantenerli, mandarli all’asilo nido e, alla fine della fiera, le famiglie ci pensano due volte prima di fare bambini. Trofarello è un paese che, sotto certi aspetti sta invecchiando». Ma vediamoli i numeri della crescita demografica della città degli ultimi 15 anni. Nel 2002 vi furono 104 nato a fronte di 92 decessi. L’anno più prolifico di questi ultimi 15 anni è stato il 2005 con 129 bimbi nati a fronte di 93 decessi. L’anno peggiore, prima dei 59 nati del 2016 erano stati il 2015 (71 nati contro 119 decessi) e il 2010 (73 nati contro 117 decessi). La città sta crescendo o decrescendo? Nel 2002 i trofarellesi erano 10.697. A fine 2015 erano 11.011. L’anno in cui la cittadinanza, tra nascite, decessi e flussi migratori è cresciuta di più è il 2002 con 324 abitanti in più, seguito dal 2003 con 288 abitanti in più. Gli anni in cui gli abitanti sono cresciuti di meno sono stati il 2011 con un saldo tra ingressi, trasferimenti, nati e morti di 123 cittadini in meno. La maglia nera poi al 2013, con 80 abitanti in meno, ed il 2009 (59 abitanti in meno).