CENTRO - Sarà a Torino dal 31 gennaio al 5 febbraio l’attore trofarellese Giorgio Lupano con lo spettacolo che forse lo ha coinvolto di più emotivamente durante la sua carriera: Figli di un Dio Minore. La vicenda narra le difficoltà della conoscenza e poi dell’amore tra l’insegnante logopedista James e una giovane allieva sorda, Sara. James Leeds ha metodi di insegnamento empatici ma poco convenzionali che ben presto attireranno l’attenzione del preside della scuola. «Figli di un Dio minore è un’occasione, come sicuramente me ne sono capitate poche di usare il teatro in un senso più ampio del semplice raccontare una storia o lasciare un messaggio o porre delle questioni, cose che sempre il teatro dovrebbe fare – racconta l’attore Giorgio Lupano che a Trofarello viene spesso a trovare mamma e papà – Questo è un viaggio all’interno di un mondo che è di fianco a noi, che vive con noi, che ci osserva e che chiede di poterci parlare».
Ma come è nato il progetto teatrale di Figli di un Dio Minore?
Il progetto ha origine da un laboratorio dedicato a giovani interpreti, sordi o con l’udito parzialmente danneggiato, attori udenti ed esperti della lingua dei segni e delle tematiche delle diverse abilità e ha come oggetto lo studio del testo e delle potenzialità espressive del doppio binario fra lingua dei segni e comunicazione orale. “Figli di un Dio minore” è il banco di prova per un confronto fra mondi comunicativi divisi e sovrapposti, in rapporto con le relative implicazioni umane, sociali e pedagogiche. «Tutte le fasi del lavoro, dalla prima parte del laboratorio fino all’allestimento vero e proprio, sono state studiate e supportate con la collaborazione dell’Istituto Statale dei Sordi di Roma che ha messo a disposizione dello spettacolo personale (mediatori culturali, insegnanti di Lingua Italiana dei Segni), materiale didattico, aiuto nella ricerca degli attori con l’udito danneggiato, spazi, ed ogni tipo di mezzo per la promozione e divulgazione dello spettacolo presso le comunità di sordi nelle diverse città dove è stato rappresentato lo spettacolo». Lo stesso Giorgio Lupano ha studiato per un anno il linguaggio dei segni che utilizzano i sordomuti per comunicare fra loro.
Chi è Giorgio Lupano? Il diploma alla scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi arriva nel 1993. Giorgio nasce artisticamente come attore di teatro anche se poi presto approda anche al cinema e alla televisione.
Tra i suoi primi ruoli importanti vi è Il manoscritto del principe, diretto da Roberto Andò, nel 2000, dove è tra i protagonisti. Nel 2004 è nuovamente sul grande schermo con i film E ridendo l’uccise, diretto da Florestano Vancini e Sotto falso nome, diretto da Roberto Andò.
In televisione ha recitato nel film TV Regina dei fiori (2005), in R.I.S. 4 – Delitti imperfetti su Canale 5 (2007) e nella miniserie TV La stella della porta accanto, andata in onda nel settembre 2008 su Rai 1. Nel 2009 per il cinema prende parte alla produzione internazionale La papessa diretto da Sönke Wortmann. Nell’autunno 2010 è protagonista della miniserie Paura di amare su Rai 1 e della seconda stagione andata in onda nel 2013. Nei prossimi mesi sarà impegnato nella seconda stagione teatrale dedicata ai sordomuti.