Gentile Direttore
leggo su la Città del 30 novembre che il sig. Cavaletto asserisce che gli agricoltori sanno cosa sono le balconate,certo ma non come sono descritte.
Le balconate erano dei consorzi irrigui, costruiti nell’ottocento con enorme fatica da padri e figli per lenire la fame e povertà, è stata un’opera di ingegneria idraulica, per nobili fini da nobili persone.
I terreni irrigati dal consorzio pagavano tasse più alte perché il reddito era maggiore, il diritto ad usufruire dell’acqua era regolamentato a giorni ed ore fisse 2 volte al mese, delle persone elette vigilavano sul corretto uso del sistema come: pulizia dei fossi, rispetto dei turni, apertura delle chiuse in caso di pioggia, uso solo quando l’acqua fosse limpida e pulita. Le balconate erano 3 tutte lungo il Rio Sauglio e furono abbandonate con la nascita dei pozzi irrigui che sfruttarono gran parte della rete di fossi. Noi eredi di questi nobili concittadini abbiamo il dovere di ricordarli nel giusto modo.
Angelo Pianta