CENTRO – Anche a Trofarello ha prevalso la volontà popolare di bocciare la riforma della Costituzione. Il Sì alla riforma costituzionale incassa il 44,09 per cento dei voti validi con 2.938 preferenze. Il No ha portato a casa il 55,91 per cento dei voti con 3.725 schede. La partecipazione è stata altissima. Quasi il 77 per cento degli aventi diritto.
Ma quali sono i commenti delle diverse forze politiche della città che si sono schierate a favore o contro ìl referendum sulla riforma costituzionale?
«Con 2938 si e 3725 no si conclude anche a Trofarello la competizione referendaria con una affluenza che raggiunge quasi il 77 per cento – commenta Giorgia D’Errico, coordinatrice del circolo PD trofarellese – Il primo dato positivo è l’affluenza. Possiamo dire si sia trattato di un vero esercizio di democrazia e questo non può che essere un segnale da considerare. Il sì a Trofarello – continua la D’Errico – perde con 800 voti di scarto ma esaminato l’andamento nazionale, possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto. A livello locale infatti si registra il 44 % per i si e il 55% per i no mentre a livello nazionale il no vince con il 59,8 contro il 40,2 % del sì.
Per il PD di Trofarello questa campagna elettorale è stata una prova di ripresa – spiega la D’Errico – ed è stata una bella esperienza di condivisione che ci ha consentito anche di tornare a misurarci fra di noi e con gli avversari, con i quali abbiamo cercato di tenere sempre toni rispettosi. La vittoria del no però è netta e chiara e avrà sicuramente delle conseguenza sulla vita politica di tutta l’Italia, per questo attendiamo gli sviluppi a livello nazionale per poi proseguire nel percorso intrapreso. Ora mi limito a ringraziare di cuore gli amici e i compagni del PD di Trofarello perché questa non era una campagna elettorale scontata e noi ce l’abbiamo messa tutta», conclude la D’Errico.
Anna Friscia per il Movimento 5 Stelle commenta così i risultati elettorali per il fronte del movimento del No alla riforma: «Siamo felici del risultato ma anche sfiniti da una campagna elettorale portata volutamente a dicembre dal governo per cercare di recuperare il gap tra si e no.
Il M5S ci ha messo il cuore per entrare nel merito delle modifiche proposte e spiegare ai cittadini le nostre perplessità. Anche a Trofarello abbiamo organizzato serate, banchetti volantinaggi e abbiamo presidiato tutti i seggi alla consultazione. Gli italiani, e i trofarellesi più o meno nella media, hanno mandato un messaggio univoco: meglio cambiare governo e classe dirigente che la Costituzione, meglio tenersi quei fragili equilibri di garanzia che affidarsi a novelli padri costituenti molto pasticcioni. Ora ci auguriamo che questa rinnovata voglia di partecipazione (affluenza altissima) non venga nuovamente mortificata da manovre di palazzo tese ad annullare questo segnale chiarissimo che il popolo italiano ha voluto dare e che si vada al più presto al voto, per dare al paese un parlamento legittimato».
«Questa voto ripaga di anni di sacrifici e lotte – commenta Bruno Carmelo Fabrizio, segretario di circoscrizione della Lega Nord Piemont ed Assessore di Trofarello e aggiunge – Si restituisca il diritto di voto ai cittadini. Il centralismo ha fallito.
Ad un paio di giorni dal Referendum Costituzionale, che ha visto una schiacciante vittoria del fronte del ‘no’, è tempo di ringraziamenti e bilanci. Ha vinto il Popolo, contro tutto e tutti. Questa notte ripaga di anni di sacrifici e lotte. Questa notte dimostra che la passione e battaglia politica, in questo mondo dominato dai media e dai soldi, ha ancora valore e senso. Grazie a tutti i compagni di viaggio di questa avventura, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Abbiamo salvato la democrazia e l’autonomismo nel nostro Paese – continua Bruno – La gioia, però, lascia spazio anche alle proposte per il domani e non posso che avanzare una proposta concreta. La consultazione ha visto la maggioranza schiacciante dei cittadini votare contro ad una riforma pesantemente centralista. La prima cosa da fare è riconsegnare ai cittadini il diritto di voto, dal momento che il progetto Renzi-Delrio-Boschi è stato respinto dal Popolo sovrano. Gli italiani si sono espressi e hanno dimostrato quanto stia loro a cuore la possibilità di decidere del proprio futuro: è ora di prenderne atto e di restituirci ciò che ci spetta di diritto».