CENTRO - «Una commemorazione stantia. Che non ha sèguito di pubblico e che così non ha più senso di esistere». è l’ amaro sfogo di Piero Ottone, vicepresidente del circolo Culturale Alpini di Trofarello che si abbandona ad una serie di considerazioni sulla commemorazione del 4 novembre. «Così non va bene. Sono 50 anni che vado a questa manifestazione portando le insegne degli Alpini, il gagliardetto di un corpo che tanto ha dato al 4 novembre. La manifestazione così come la si conosce oggi non ha più senso di esistere. Deve essere rinnovata totalmente. Non può essere una manifestazione seguita da 4 pensionati, la banda che si fa due chilometri a piedi, gli amministatori locali di turno. Insomma non può essere una commemorazione per addetti ai lavori. Ma per rinnovarla occorre dare a questo paese uno scossone. Intanto non ha senso avere due differenti luoghi del ricordo delle vittime delle guerre. La mia proposta, ma è una opinione personale che vorrei portare a conoscenza del pubblico, è che occorre prendere le due lapidi commemorative presenti davanti alla chiesa di Vallesauglio e al cimitero e portarle in un unico luogo: il cimitero di Trofarello. All’interno del cimitero capoluogo c’è un’area, in questo momento inutilizzata. Un’area in cui si potrebbero realizzare due pareti e su cui potrebbero essere attaccate le tre lapidi che ricordano i caduti della Grande Guerra. Sia a Vallesauglio che al cimitero di Trofarello ci sono i cippi commemorativi con i nomi dei soldati che hanno dato la vita alla patria durante il conflitto 15-18. Bene – continua Ottone – sempre in quell’area potrebbero essere portati tutti i 40 cippi in modo da realizzare un unico grande Parco della Rimembranza. Per non parlare del corteo che da Vallesauglio arriva a Trofarello, in piazza I Maggio, davanti al monumento alla pace, che ha sostituito il monumento ai Caduti qualche anno fa… Dopo questa rivoluzione logistica che riunificherebbe il ricordo di tutti i caduti in guerra in un unico luogo si dovrebbe passare alla scelta di una giornata più consona alla commemorazione. Anzichè festeggiare la giornata la prima domenica utile, la commemorazione potrebbe essere fatta il giorno del 2 novembre non con questa assurda scarpinata da Vallesauglio a Trofarello ma con una cerimonia unica al cimitero. Sono convinto che molte persone al cimitero verrebbero volentieri, tanto più – conclude Piero Ottone nello snocciolare la sua personale ricetta per rilanciare la commemorazione del 4 novembre – che il 2 novembre il camposanto è già oggetto di una massiccia visita ai defunti».