Rivolta di studenti e genitori contro la GTT per i bus latitanti

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CENTRO - Gtt nell’occhio del ciclone per le proteste degli utenti della linea 45 che prendono l’autobus tra le 7 e le 8 del mattino. La causa è il numero limitato di corse presenti in questa fascia oraria, non rispondente alle effettive necessità. La conseguenza è che decine di ragazzi la mattina restano a piedi ed arrivano a scuola in ritardo con conseguente salto della prima ora di lezione. Incontriamo una delegazione di genitori che tutte le mattine perdono ore di lavoro per accompagnare all’ultimo momento i figli. «Dall’inizio dell’anno scolastico, il numero dei bus della linea 45 che transitano nella tratta da Santena verso Torino dalle ore 7 alle ore 7,45 spesso è inferiore a quanto indicato dal sito della GTT, probabilmente a causa di ritardi dei mezzi – racconta Daniele Pizzolato che ha anche preso carta e penna ed ha inviato protesta formale alla GTT ed al Comune – Dal sito della GTT infatti risulta che  dalle ore 7 alle ore 8 i passaggi sono ogni 15 minuti circa ma frequentemente da un bus all’altro, l’attesa supera i 35/40 minuti.
Speravamo che il problema fosse risolvibile partendo da casa qualche minuto prima. Soluzione che probabilmente è stata adottata dalla maggior parte degli studenti, visto che ora accade spesso che l’autobus  non effettui la sosta alla fermata perché strapieno di passeggeri. Questo avviene già da Trofarello fino all’Istituto. Il rischio di giungere a scuola in ritardo è quindi una costante.

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L’istituto, pur conoscendo il problema, non permette l’ingresso in aula oltre l’orario consentito, attenendosi scrupolosamente al regolamento che tutela le lezioni della prima ora, obbligando i ragazzi ad attendere all’esterno della struttura. Nei casi critici (assolutamente non rari) gli studenti pronti alle fermate già dalle 7 sono costretti ad entrare in aula dopo le 9 colpevoli di avere usufruito di un trasporto pubblico  inefficiente, impiegando oltre 60 minuti per raggiungere la scuola e perdendo pure la prima ora di lezione con altri 60 minuti di attesa esterna.
Circa 2 ore per percorrere 5 km, distanza che nei giorni favorevoli (talvolta accadono anche quelli) viene percorsa in 15 minuti. Stessa cosa accade durante il viaggio di ritorno a casa alle 13, (questo problema invece è quotidiano) dove gli autobus diretti verso Santena non sono in grado di accogliere tutta l’utenza che necessita il trasporto, e gli studenti sono costretti nuovamente ad attendere talvolta il 4° o addirittura il 5° passaggio di autobus (oltre 1 ora di attesa).
Se non si risolverà il problema i ragazzi coinvolti dovranno partire da casa ancora prima del solito, per poi dover bivaccare per oltre 45 minuti di fronte all’Istituto» conclude Pizzolato. Il resto del racconto della delegazione composta da Tiziano Coduti, Barbara Marra, Luca Marcon, Marco Doglio, Paola Caminada ed Anna Granada è un susseguirsi di testimonianze di fermate saltate, porte non aperte dagli autisti. «Eppure noi abbiamo pagato 261 euro di abbonamento annuale per questo servizio di trasporto. Non è giusto. I ragazzi in questo modo perdono ore di lezione. Arrivano in ritardo e la scuola non li fa entrare. Anche se, per le prossime settimane, sembra che la presidenza del liceo scientifico Marro sia disponibile ad una maggiore tolleranza, fino a quando la situazione non si normalizzerà. Ora abbiamo chiesto che tolgano qualche corsa dalle 8 in poi e che vadano a potenziare le corse». Tra il gruppo ci sono anche tre studenti: Luigi Armi 1 liceo scientifico Maiorana, Erica Doglio, 1 liceo linguistico Maiorana e Altea Rodofile: «Gli autisti non si fermano quando il mezzo è pieno, così facciamo anche un’ora di ritardo».
La risposta della GTT è diplomatica: «Occorre considerare che il servizio di trasporto pubblico in superficie risente negativamente delle criticità viabili incontrate lungo il percorso. Si allungano in questo modo i tempi di percorrenza e si creano a volte irregolarità nei passaggi, con conseguenti accodamenti di vetture ed affollamento delle stesse.
Per far fronte a queste situazioni e garantire la continuità del servizio, la Centrale Operativa GTT opera per regolarizzare le partenze ed i transiti al fine di normalizzare nel più breve tempo possibile le linee interessate, anche immettendo in servizio vetture di riserva quando indispensabile e naturalmente sempre secondo le disponibilità esistenti. Ciò premesso, sarà comunque nostra cura monitorare con particolare attenzione la linea al fine di garantire transiti il più possibile regolari.  Comunichiamo inoltre che GTT è esclusivamente incaricato della gestione operativa del servizio di trasporto pubblico locale e, pertanto non può autonomamente disporre istituzioni, modifiche, prolungamenti o potenziamenti del servizio delle linee che ha in concessione. Ente competente in materia è l’Agenzia per la Mobilità Piemontese».
Intanto anche il sindaco si sta muovendo: «Si tratta di un problema che non è di competenza comunale. Resta comunque il fatto che, in veste di sindaco, sento il dovere di affrontare. Così ho sentito verbalmente la GTT per capire quale sia il problema. Mi è stato assicurato l’interessamento con l’arrivo di alcuni ispettori dell’Ente trasporti. Manderò due lettere alla Gtt per chiedere un intervento».

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