Primo bilancio per la raccolta dell’olio alimentare esausto, organizzata dal Covar14 con Federconsumo Confcooperative Piemonte
Sono 716 i chili di olio alimentare esausto raccolti grazie al progetto promosso dal Covar14, ideato da Federconsumo Confcooperative Piemonte e realizzato sul territorio consortile a partire da febbraio, in collaborazione con le cooperative associate Codè Crai e 3A, coinvolgendo 17 punti vendita dislocati a Beinasco, Bruino, Carignano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Piobesi, Piossasco, Rivalta, Trofarello, Villastellone, Vinovo.
Il record di raccolta se lo aggiudica il Crai di strada Vivero 1, a Moncalieri, con 320 chili conferiti nel contenitore collocato in negozio. Segue il Simply di via Palmiro Togliatti 4, a Trofarello, con 184 chili. Fanno salire la quantità di raccolta 92 chili del Crai di via Cuneo 7, a Nichelino; 65 chili del Simply, via Dante Alighieri 2, a Rivalta; 55 chili del Crai di via dei Glicini 1, a Bruino.
“Sono stati sei mesi che ci fanno ben sperare per il prosieguo di questa iniziativa e sono molto soddisfatto – valuta Stefano Napoletano, vicepresidente del Consiglio di Amministrazione del Covar14 – Si tratta di un ulteriore tassello, che va a inserirsi nell’ambito della raccolta differenziata per migliorare il servizio e aumentare il coinvolgimento dei cittadini nel recupero e nel riciclaggio. Ogni goccia di olio, raccolta in questa filiera innovativa, rappresenta contemporaneamente un piccolo aiuto all’ambiente, un impegno nella direzione dell’economia circolare e la creazione di piccole occasioni di lavoro a favore dei soggetti più deboli, coinvolti nel progetto attraverso le cooperative che ne fanno parte”.
Apparentemente “innocuo”, l’olio alimentare è, in realtà, potenzialmente responsabile di danni all’ambiente da non sottovalutare. Riversato negli scarichi di cucina favorisce l’intasamento dei tubi e finisce a inquinare gli impianti di depurazione incidendo anche sui costi di manutenzione, contamina i mari con la sua capacità di formare una “pellicola” vischiosa che, anche dispersa in piccole quantità, si estende in superficie, mentre sparso nel terreno altera la composizione ed è capace di impedire l’assorbimento delle sostanze nutritive da parte di fiori e piante.
L’olio recuperato, al contrario, può essere riconvertito in biodisel, lubrificante vegetale per macchine agricole e glicerina per la saponificazione, oltre a costituire un valore che incide sulla percentuale della raccolta differenziata e contribuisce a far crescere la possibilità dei Comuni di essere considerati “virtuosi”.
Per partecipare alla raccolta è sufficiente ritirare la tanica trasparente da 5 litri nei negozi che espongono il manifesto perché aderiscono all’iniziativa. L’avanzo di frittura, ma anche il residuo dei barattoli di sott’oli (non acqua, oli minerali, lubrificanti, salamoia) va filtrato, freddo o tiepido, nella tanica casalinga da consegnare piena in negozio. Ogni conferimento da 5 litri frutterà 100 punti sulla tessera fedeltà.
Il recupero presso i punti vendita del territorio è affidato alla Proteo Società Cooperativa Sociale, di Mondovì, e integra i punti di conferimento degli ecocentri dislocati nelle nostre città.
Per informazioni e per ricevere la tanica il riferimento sono i punti vendita aderenti all’iniziativa, ma è possibile anche rivolgersi via e-mail all’indirizzo:
raccoltaolioalimentare@gmail.com.