La Daf di Trofarello tenterà di battere il record della torta più lunga del mondo: 3 chilometri di lunghezza per 9 centimetri di larghezza e 10 o 11 centimetri di altezza. Una sorta di lunghissimo tronchetto della dolcezza. «L’organizzazione del Guinness ci ha chiesto di attenerci ad alcuni parametri che prevedono 8 centimetri minimi di larghezza e 10 centimetri di altezza. Noi abbiamo deciso di fare qualcosa di più – spiega Alessandro Fontana – La torta sarà disposta a serpentina e andrà su e giù per 5 volte, su una distesa di tavoli di 600 metri». Ma quali saranno le dosi necessarie per realizzare questa splendida torta? «Circa 15, 16mila chili di torta costituita da 6 mila chili di pan di Spagna, 2500 chili di crema pasticciera, 6500 chili di panna e circa 1000 chili di bagna, (acqua rum e zucchero) – spiega Fontana – L’iniziativa è nata per pubblicizzare l’inaugurazione della nuova sede della nostra impresa artigianale di produzione dolciaria. Volevamo un evento forte per dare questa comunicazione. Così abbiamo optato per realizzare questo Guinness dei primati. Avremo anche degli ospiti importanti. L’evento inizierà alle 14. Alle 14,30 arriveranno Cristina Buccino e Stefano De Martino. Mezzora più tardi arriverà Alessia Ventura che sarà la madrina di questa inaugurazione e del taglio della torta. Gazebo e tavoli saranno posizionati a partire dalla mezzanotte della sera prima. Poi intorno alle 11 inizierà l’assemblaggio della torta. Si presume che raggiungeremo il record mondiale verso le ore 15,30. Ci sarà l’intervento del giudice di Guinness World Record, Lucia Sinigagliesi, che certificherà il raggiungimento del record» spiega Alessandro Fontana.
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Per quanto riguarda gli altri eventi a corollario dell’iniziativa possiamo segnalare l’intervento della scuola di ballo di Marino Gomez e di Denise Abrate. L’iniziativa è anche legata ad un evento benefico. Nel piazzale di accesso all’area in cui verrà realizzata la torta ci saranno quattro associazioni Onlus di volontariato che raccoglieranno offerte per le loro attività. Le Onlus presenti sono Casa Ugi, la Fondazione Faro, Casa Oz e Associazione A.I.R. Down. Gli spettatori che interverranno potranno, se lo riterranno opportuno, fare un’offerta a queste Onlus». E una volta realizzata e sfondato il record che fine farà la torta? «Una delle caratteristiche del Guinness World Record è che nulla dei prodotti creati debba andare sprecato. Quindi dopo la distribuzione della torta a tutti i presenti le eventuali rimanenze verranno consegnate a Caritas e Banco alimentare» conclude Alessandro Fontana.
Ma cos’è la Daf? Acronimo di Dolciaria Artigianale Fontana è nata nel 1981 dall’inventiva di Gerolamo e Giorgio Fontana, i nonni di Alessandro, Fabio e Luca. La sede storica è quella di via Rigolfo 30. Successivamente sono subentrati i figli Maurizio, Antonio e Giancarlo. «Dopo qualche tempo nel 1996 sono rimasti Antonio e Maurizio. Nel 2009 poi siamo entrati noi nipoti in società con papà Maurizio». La realizzazione dello stabilimento è un bel passo in avanti? «Si, certamente il nuovo stabilimento è un bel passo in avanti. Si tratta di 9 mila metri di area totale con un laboratorio che si estende per circa 2mila 500 metri quadri e 500 metri di negozio, in cui lavorano una ventina di dipendenti. Abbiamo integrato con bar e gelateria che speriamo ingranino bene. Abbiamo scelto Lavazza come fornitore di caffè che ci offre una miscela esclusiva». Sulla vecchia sede di Moriondo avete già un’idea di quello che verrà realizzato? «Abbiamo qualche progetto ma non è ancora nulla di definito».
Chiediamo anche una battuta a Maurizio, il capostipite di questa seconda e terza generazione di pasticceri. «Questo nuovo stabilimento è certamente un passo importante. Un passo che ci porta su altri livelli – racconta Maurizio Fontana – Con 9mila metri disponibili abbiamo altre velleità. Lavoriamo con la grande distribuzione perché la politica della grande distribuzione è cambiata puntando sulla qualità che ti permette di lavorare con materiale più appetibile e realizzare prodotti migliori – spiega Maurizio Fontana – Praticamente gli stessi prodotti che vendiamo noi in negozio. Non escludo che i nostri futuri orizzonti non ci portino ad aprire qualcosa all’estero con l’esportazione. Non nascondo e non escludo che la nostra azienda possa aprire sedi all’estero, magari la sede legale, per evitare di essere stritolati da tasse e balzelli dello Stato italiano. Crescendo le aziende, cresce anche la necessità di una tassazione adeguata. Nella vecchia sede abbiamo una statua di papà Gerolamo. La storia della nostra azienda è sempre andata a braccetto con la storia della frazione Moriondo. Mio padre è sempre stato attaccato alla famiglia, alle tradizioni. è stato il fondatore della Pro loco di Moriondo. Sono ormai 11 anni che non c’è più ma penso che oggi sarebbe molto fiero di vedere dove siamo arrivati».