Faccia a faccia per rilanciare la raccolta differenziata che, negli ultimi tempi, rallenta un po’ ovunque. Di fronte alla flessione delle percentuali il Covar14 ha avviato una fase di incontri/controlli a tu per tu con le famiglie, partendo dai Comuni che hanno segnalato situazioni particolarmente critiche. Tra marzo e giugno operatori incaricati dal consorzio hanno visitato due volte i cortili, chiamato a raccolta i residenti e svuotato, sotto gli occhi di chi ha accettato di partecipare, i cassoni dell’indifferenziata, per mostrare il contenuto e dimostrare che cosa si poteva ancora riciclare. Al primo incontro “educativo” e di informazione, è seguito il secondo passaggio di controllo, utile per verificare se gli errori segnalati in occasione del primo intervento perduravano o se la situazione presentava qualche miglioramento.
Sono circa 50 i condomìni di Rivalta di Torino che hanno ricevuto la visita degli operatori di Achab Group, mentre gli incaricati della società cooperativa Erica si sono occupati di 44 indirizzi tra Trofarello, Moncalieri e Nichelino.
Il concetto “da rifiuto a risorsa” può fare ancora molta strada. Alcuni sacchi, a campione, sono stati rovesciati e il contenuto è stato separato, come avrebbe dovuto essere ripartito nelle case. I risultati, in generale, non sono brillanti, né per quanto riguarda la partecipazione dei residenti (invitati con lettere inviate agli amministratori di condominio e recapitate nelle buche, locandine affisse negli androni e, infine, anche suonando i campanelli), né per il contenuto dei cassonetti condominiali affollati di materiale recuperabile, dall’umido a plastica, carta, vetro, lattine…
Sono 26 i condomìni coinvolti a Moncalieri, tra corso Trieste, via San Giovanni Bosco, via I Maggio e via Leonardo Da Vinci. Anche se l’indifferenziato conferito correttamente è passato dal 23% della prima analisi al 33% della seconda visita, quindi è calata la presenza di rifiuti recuperabili indirizzati all’inceneritore, due terzi dei cassonetti grigi sono ancora occupati da materiale “estraneo” (15% di plastica, 15% di carta, 28% di organico). “La raccolta differenziata è un valore che dobbiamo coltivare e far crescere – analizza Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri – Questa campagna dimostra che c’è esigenza di informazione “porta a porta”, che dovrà essere sempre più diffusa e continuativa. Il miglioramento tra il primo e il secondo passaggio prova che questi interventi funzionano, anche se le percentuali sono ancora troppo distanti dall’obiettivo che dobbiamo raggiungere. Questa, comunque, è la direzione per andare verso una differenziata utile e consapevole”.
Non più roseo è il bilancio di Nichelino, dove in 5 grandi complessi di via Buonarroti, via Avogadro e via Parri l’indifferenziata buttata al posto giusto è appena il 20% (16% al primo controllo), mentre gran parte dell’immondizia che occupa i grandi cassoni sarebbe riciclabile: 26% di plastica, 11% di carta e, soprattutto, ben il 32,34% di organico che, con il suo peso rilevante, incide in modo significativo sui costi di smaltimento. “Riportiamo l’attenzione sulla raccolta differenziata, sensibilizzando la città sia sull’aspetto ambientale sia sulle ricadute positive che si possono avere, se fatta bene, sotto il profilo economico – commenta Sara Sibona, neo assessore all’Igiene urbana del Comune di Nichelino – Come nuova Amministrazione ci rendiamo attori, in prima persona, per coinvolgere i nostri cittadini e ci mettiamo in gioco, per fare la nostra parte e dare l’esempio, perché tutti facciano la loro”.
Segnali incoraggianti arrivano da Trofarello, dove l’analisi ha toccato via Palmiro Togliatti, via Alcide De Gasperi, via Ley, via Esperanto, via Grazie Deledda e via della Conceria. Significativa la percentuale di plastica (18%), organico (14%) e carta (13%), ma la media dell’indifferenziata messa al posto giusto, nel secondo passaggio, arriva al 54%. Circa metà cassonetto è occupato da materiali estranei che potrebbero essere avviati al riciclo, ma la buona partecipazione e l’interesse dimostrato dai residenti, riflessi sul miglioramento significativo registrato tra le due analisi, con l’organico conferito nell’indifferenziata che scende dal 32% al 14%, segnano una svolta positiva. “Questa operazione porta in evidenza la situazione e ci consente di intervenire, a ragion veduta, per migliorare la situazione – rimarca il sindaco di Trofarello, Gianfranco Visca – Sulla base di questi dati lavoreremo per raggiungere finalità e obiettivi. Come Comune ci facciamo parte attiva e siamo certi che la sensibilità degli amministratori e dei trofarellesi ci consentirà di crescere nella raccolta differenziata, che già ci vede tra i Comuni virtuosi, per portare oltre il 60% anche quelle zone della città che oggi differenziano con difficoltà”.
In tutti i contenitori analizzati fa la sua comparsa il vetro: presenza occasionale, che però pesa significativamente sull’indifferenziato e, tra i problemi segnalati con più frequenza, c’è l’accesso ai contenitori da parte di estranei che, a dire dei residenti, “inquinano” la raccolta buttando l’immondizia in modo sconsiderato.
L’attività di sensibilizzazione è capillare a Rivalta, dove l’iniziativa ha coinvolto 50 condomìni. La media di presenza si è attestata intorno al 22%, su circa 2.100 famiglie contattate, con i picchi in via Leopardi (frazione Pasta) e nel centro cittadino. Anche su questo territorio l’analisi ha rivelato una rilevante quantità di rifiuti riciclabili tra l’indifferenziata. “Lavorare per sensibilizzare e informare, per ottenere una corretta raccolta differenziata, è fondamentale – considera Gianna De Masi, assessore ai Rifiuti di Rivalta – Attori con un ruolo importante siamo tutti noi, singoli cittadini, protagonisti sia per come facciamo la raccolta differenziata sia per come facciamo la spesa, evitando i prodotti con troppi imballi e confezioni. La nostra intenzione di Amministrazione comunale è insistere sul fronte dell’informazione, ma anche su quello delle sanzioni”.
Le prospettive della differenziata sono legate alla partecipazione attiva dei cittadini che, con il contatto diretto, hanno nuovi “strumenti” per aumentare la percentuale di raccolta e la qualità della stessa. Sensibilizzare, dare risposta ai dubbi e raccogliere segnalazioni, sono i principali obiettivi alla base degli interventi, per cui è previsto un ulteriore seguito dopo l’estate. Dopo i passaggi di informazione, prevenzione e controllo, il terzo ciclo di visite potrebbe prevedere l’applicazione delle sanzioni previste per chi non pratica correttamente la raccolta differenziata.