Tomeo: «Si approvano le parti e non l’insieme?»
Nello scorso consiglio comunale, tenutosi il 29 febbraio, è stata approvata una serie consistente di delibere. Le opposizioni hanno detto no al bilancio, e criticato la linea adottata dall’amministrazione. L’assessore al bilancio Maurizio Tomeo non ci sta, e risponde nel merito.
«Prima di tutto vi è un fatto da sottolineare – così Tomeo – Tutte le delibere sono state approvate all’unanimità, compreso il piano delle opere pubbliche, con il solo voto contrario del Movimento Cinque Stelle. Incassato voto unanime della maggioranza e di tutte le opposizioni anche per quanto riguarda il documento di programmazione economica. Detto in parole povere, il consiglio comunale, tutto, ha dato parere favorevole alle delibere relative alla definizione di tasse e tariffe: Tari, Tasi, Imu, Addizionale IRPEF. Tutti quindi, proprio tutti, hanno “detto sì” a quanto proposto in merito di tasse e tariffe. E non poteva essere diversamente, visto che le stesse sono ferme da 15 anni, salvo un adeguamento all’Istat intervenuto nel 2011 che è stato dovuto al taglio di 700mila euro di trasferimenti da parte dello Stato – e continua – Insomma si è detto “sono d’accordo a fare queste opere pubbliche” e “sono d’accordo che tasse e tariffe non subiscano aumenti”. E’ un dato di fatto che nemmeno le opposizioni hanno potuto contestare che le tariffe sono ferme da quindici anni, e sono le più basse del circondario – e ancora – In merito all’edilizia scolastica si è anche detto “sono d’accordo alla stipula del mutuo necessario per finire la Pace 1”. Forse a parole questa decisione è stata messa in discussione in altre sedi, ma, di fatto, in consiglio comunale le cose sono andate diversamente, visto che abbiamo incassato il voto favorevole sull’atto di vincolo trentennale che era il passaggio necessario a poter procedere con l’assunzione del mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, mutuo che, ricordo, è a totale carico dello Stato – e sottolinea – Poi però, improvvisamente, Proposta e Cinque Stelle hanno bocciato il bilancio, che è il documento che riassume in visione d’insieme tutte queste decisioni. Come dire, approviamo tutti questi elementi che compongono il bilancio, ma non approviamo il bilancio stesso. Perlomeno il Movimento 5 Stelle aveva già bocciato anche il piano pluriennale delle opere pubbliche. Questo, a mio avviso, dimostra che per molti la politica è improvvisazione. Mentre c’è gente che va in giro a fare questionari per sapere che fare, noi abbiamo già risposto alle richieste della gente, come nel caso dell’ampliamento delle strutture sportive. Noi non portiamo parole, noi abbiamo dimostrato nei fatti di essere riusciti a reperire le risorse necessarie per realizzare davvero i progetti e gli impianti. Noi poniamo davvero “la persona al centro”, perché non aumentiamo le tariffe. Certamente mettiamo spalle al muro quelli che non pagano, seppure in condizione di farlo, perché il nostro intento è tutelare il ceto medio, che sta attraversando un periodo davvero difficile».
Sandra Pennacini