CENTRO – Un’iniziativa per salvaguardare la città dal punto di vista ambientale e sensibilizzare la popolazione al rispetto della natura. Un’iniziativa di ampio respiro che aspira a risolvere il problema del riscaldamento globale e dell’effetto serra, partendo dal salotto di casa. L’idea è venuta al trofarellese Alfredo Lupo che utilizza internet e facebook per promuovere la propria iniziativa. «Sto creando un gruppo guida per sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sul tema dell’ambiente e per migliorare con iniziative concrete la qualità del territorio e della vita dei trofarellesi. Ho appena realizzato una pagina FB chiamata “Trofarello siamo noi” (https://www.facebook.com/Trofarello-siamo-noi-186238241751854/) e creato un gruppo ad hoc, sempre su FB, chiamato “TrofaBello” (https://www.facebook.com/Trofarello-siamo-noi-186238241751854/). Ma a cosa servirà questa campagna di sensibilizzazione? «Non tutti si rendono conto della drammaticità della situazione. Gli accordi di Parigi sul clima sono importanti, ma senza controlli e sanzioni sarà difficile controllare sul rispetto delle norme. Occorre una rivoluzione globale del nostro modo di vivere». Cosa propone dottor Lupo? «Una massiccia campagna di informazione attraverso incontri, dibattiti,conferenze per sensibilizzare i cittadini. Ho preso contatti con l’associazione Transitionitalia, nata in Inghilterra per ridurre la nostra schiavitù dai prodotti petroliferi. L’associazione ha dato la propria disponibilità a fornire materiale informativo e video e ad organizzare eventi. Ma occorrono anche soluzioni concrete a favore della sostenibilità ambientale. La riduzione del consumo di carne, che provoca un uso smodato di risorse idriche, emissione di gas serra, degradazione del suolo. Riducendo del 30% il consumo di carne si avrebbe una riduzione del 15-24% delle emissioni di gas serra – prosegue Lupo – Occorre poi procedere alla piantumazione intensiva con la realizzazione di una sorta di foresta urbana. Terzo punto è lo sviluppo dell’agricoltura biologica locale, rilanciando l’agricoltura a chilometri zero valorizzando i prodotti locali e favorendo l’occupazione. Altro punto è la promozione delle energie rinnovabili ed il risanamento energetico di edifici esistenti. Inoltre si potrebbero attuare percorsi di sostenibilità e diminuzione delle emissioni di gas ad effetto serrra motivando le aziende a perseguire un’etica ambientale attraverso la cosiddetta “Responsabilità sociale d’impresa” migliorando la propria immagine e competitività e magari risparmiando su una probabile futura “Carbon Tax”. Quali sono gli obiettivi di questa operazione? «Innanzitutto informare e sensibilizzare i cittadini sulla necessità di partecipare attivamente alla difesa del territorio e al miglioramento della qualità della loro vita. Il secondo, ambizioso ma raggiungibile è quello di riuscire a suscitare nei trofarellesi un senso di amore ed orgoglio per il nostro territorio e la nostra comunità in modo da rendere Trofarello un paese virtuoso da un punto di vista ecologico e ambientale. Un modello da segure da parte di altri comuni, una sorta di fiore all’occhiello di cui andare fieri e magari entrare di diritto nel novero dei comuni virtuosi d’Italia».
Roberto D’Uva