Abbattuti i tigli di via Torino

I tigli di via Torino sono stati abbattuti, gli alberi di 80 anni sono stati segati via. In tutto 9 i tronchi che all’alba del 1 febbraio sono stati eliminati per far spazio ai piani della sicurezza stradale di via Torino.
Una vicenda che ha una storia di svariati mesi in cui l’amministrazione Visca si è scontrata con i sostenitori del no al taglio, il movimento 5 Stelle in prima linea. Il sindaco Visca mostra le foto dei tronchi vuoti, segno della malattia delle piante.
«Un solo albero è apparso visibilmente sano. Gli altri 8 hanno tutti dei segni inequivocabili della malattia di quelle piante. La presenza di licheni sui rami è un importante segno di sofferenza. Sintomo del termine della vita degli alberi. Le opposizioni consiliari hanno criticato aspramente anche difronte alla realtà della situazione. Il cittadino comune stamattina mi ha ringraziato per la pulizia che stiamo facendo. Non ci si rende conto neanche davanti all’evidenza della situazione. Io mi avvalgo di quello che ci hanno detto i tecnici. Questa situazione mi dà la certezza che la strada intrapresa per la sicurezza dei miei concittadini è quella giusta. Quegli 8 alberi erano 8 rischi» conclude Visca.
Ribatte il consigliere Bertero. «Oggi è stata una giornata molto triste per Trofarello. Ho assistito personalmente e nel giro di una mattinata all’abbattimento degli alberi di 80 anni, patrimonio ambientale e storico nonché polmone e filtro verde del paese per fare spazio a nuovi marciapiedi e parcheggi in autobloccante. Non credo alle impressioni soggettive, emotive o peggio strumentali di certe figure dell’amministrazione. Noi abbiamo sempre chiesto il parere a figure professionali con la preparazione ed i requisiti per dare dei pareri con fondamenti scientifici. Anche in questo caso avendo visto delle carie nei tronchi ho contattato l’agronomo a cui avevamo richiesto una perizia sullo stato di salute degli alberi ed ho avuto conferma che sono alberi, come la maggior parte degli alberi a bordo strada, maltrattati e dalle potature mal fatte. Gli urti che avranno subito nel corso del tempo possono aver creato ferite. Stiamo parlando di un fenomeno comune al patrimonio arboreo stradale ma ciò non può giustificarne l’abbattimento. Infatti se si dovesse ragionare con questi criteri probabilmente il 50% delle alberate di Torino o delle strade dell’astigiano andrebbero abbattute. Si conferma piuttosto ciò che la perizia strumentale aveva rilevato: la necessità di un monitoraggio periodico. In un’ottica moderna sono alberi importanti che svolgono una funzione antinquinamento e termoregolatrice e vanno tutelati fino a quando la sicurezza non è garantita. Non è questo il caso e con l’analisi dei tronchi il rapporto tra lo spessore della parete sana e il raggio del tronco non supera una certa soglia di rischio – conclude Bertero – Non si pensi di giustificare lo scempio con conclusioni superficiali che hanno poco di professionale e tanto di campagna elettorale».

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