Gentile direttore,
abbiamo letto con profondo disappunto e altrettanto stupore le dichiarazioni del signor Gianfranco Visca a seguito della petizione raccolta da alcuni cittadini sulla viabilità di via Veneto. La nostra critica non è tanto nei confronti del signor Visca quanto rispetto al suo incarico di sindaco. Un sindaco infatti non dovrebbe trascendere in attacchi personali nè, tanto meno, offendere chiunque. Meno che mai i suoi cittadini.
L’art.21 della Costituzione dichiara che ‘Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione’ e questo siamo sicuri che il sindaco Visca, che è uomo di istituzione, lo ricordi bene. Ci saremmo aspettati sí una replica ma una replica sui contenuti non un affronto nè una critica alle scelte politiche perché, come il sindaco Visca sa, essendo stato uomo di partito con una storia importante, essere iscritto a un partito è una libertà e in quanto tale va rispettata.
Se un gruppo di cittadini decide di utilizzare uno strumento di partecipazione democratica per sollecitare i propri amministratori rispetto a un problema che avvertono, questi ultimi, tanto più se si tratta del sindaco, dovrebbero rispondere nel merito, non strumentalizzando il momento pre elettorale, rispondendo con toni aspri e sconvenienti che poco si addicono ad un primo cittadino. Il fatto che i termini offensivi siano rivolti ad un membro del direttivo del Partito Democratico di Trofarello ci offende. Non vorremmo che il signor Visca, preoccupato per il prossimo risultato elettorale, dimentichi troppo spesso di essere ancora sindaco e di dover rappresentare tutti i cittadini.
Leonardo Di Vizio