TROFARELLO – Si approssima una data da ricordare per la nostra città. Mercoledì, infatti, si terrà l’assemblea generale dei 42 sindaci dei Comuni dell’ASLTO5. Sul piatto una decisione importante, per tutti i cittadini dei comuni interessati, ed in particolar modo per i trofarellesi: la collocazione del nuovo complesso ospedaliero, il “super ospedale” che andrà a sostituire quello di Chieri, Moncalieri e Carmagnola, che si avviano alla chiusura.
Siamo dunque alle battute finali di una vicenda che parte da lontano, con il progetto volto alla realizzazione di un complesso sanitario unico a servizio di tutti i comuni della nostra ASL, con l’intento di accorpare le competenze, diminuendo i costi ed ottimizzando i servizi.
Con l’aiuto del sindaco Visca cerchiamo di ripercorrere brevemente le tappe di un percorso che potrebbe concludersi con la collocazione del nuovo polo sanitario a Moncalieri, proprio al confine con Trofarello, in zona Movicentro.
Inizialmente le aree “sul piatto” erano tre: Nichelino – zona Carpice -, Santena – zona Circonvallazione – e, appunto, Moncalieri/Trofarello – zona Movicentro. Qual è la situazione attuale?
“Più di sei anni or sono, l’allora sindaco di Nichelino, aveva fortemente promosso la candidatura della propria città, ottenendo in un primo momento il voto favorevole di tutti i comuni interessati, con la sola eccezione di Trofarello tramite l’allora sindaco Tomeo – ci spiega il sindaco Visca – Con il cambio di amministrazione del comune di Nichelino e i successivi approfondimenti sull’adeguatezza dell’area proposta, questa opzione dovrebbe essere uscita definitivamente dal novero delle possibilità. Zona Carpice infatti è infatti considerata inadeguata a causa delle non perfette condizioni ambientali”.
Restano dunque Santena e Moncalieri (Trofarello). Quante possibilità a nostro favore?
“L’assemblea dei sindaci dei comuni ASL5, presieduta dal sindaco Montagna di Moncalieri, dovrà decidere in base ad una serie di fattori – prosegue Visca – primo fra i quali l’accessibilità. Ora, considerando che l’area del Movicentro è servita dalla ferrovia metropolitana (che consente frequenti collegamenti sia con Chieri che con Carmagnola), è collegata con Nichelino sempre a mezzo ferroviario con scalo al Lingotto, ha uno svincolo autostradale comodissimo, è già presente una rete di bus e parcheggi capienti e del caso facilmente ampliabili, direi che abbia tutte le carte in regola per essere l’area da preferire. Si pensi solo che con i soldi risparmiati dal non dover realizzare nuove infrastrutture si potrebbero ricavare tre sale operatorie in più”.
Quale ruolo ha avuto la nostra amministrazione nell’operazione?
“Da anni sono impegnato a seguire lo sviluppo del polo sanitario, impegnandomi fortemente per l’insediamento sul nostro territorio. Ancora prima di me, come già detto, Maurizio Tomeo. Questo impegno si è ulteriormente rafforzato grazie alla collaborazione con il sindaco Montagna, con il quale ho instaurato un ottimo rapporto, produttivo, efficace, concreto. Superando del tutto le nostre singole posizioni politiche lavoriamo in sinergia su molti argomenti, nell’interesse dei nostri concittadini. Tornando al polo sanitario, siamo ora alle battute finali di un lungo percorso e auspico fortemente che si raggiunga il risultato prefissato”.
Cosa potrebbe significare per i trofarellesi la collocazione dell’ospedale in zona Movicentro?
“Chiaramente sarebbe un segnale forte. Avremmo servizi, una facilità di accesso eccezionale ad una struttura di tale rilievo e si creerebbe indotto. In breve, una grande opportunità”.
Dita incrociate dunque per la decisione di lunedì, in attesa dei prossimi sviluppi.
Sandra Pennacini
Aggiornamento – la riunione inizialmente fissata per la giornata di lunedì è stata spostata a mercoledì a causa dell’assenza di due sindaci