Il personale Ata commenta le dichiarazioni di Fantino
Un diritto innegabile anche per la sicurezza degli allievi
Ha generato stupore ed amarezza l’articolo pubblicato la settimana scorsa su Città sullo sciopero del personale scolastico di due settimane fa. I lavoratori ATA dell’IC di Trofarello vogliono fare delle osservazioni e precisazioni. «Innanzitutto non è assolutamente vero che allo sciopero hanno aderito solo gli ATA. Ci risulta che molti docenti della scuola media, che avrebbero avuto la prima ora di lezione, erano in sciopero – spiegano i lavoratori della scuola – Il dovere di un dirigente scolastico non è quello di sapere in anticipo le adesioni (c’è una legge nazionale che regola questo diritto, peraltro molto restrittiva), ma essere presente a scuola in tempo utile, per verificare le adesioni allo sciopero e riorganizzare il servizio,o in alternativa, consegnare le chiavi ai suoi collaboratori che avrebbero esercitato lo stesso compito. Non è un caso, infatti, che in altri plessi nonostante l’adesione totale degli Ata allo sciopero, i bambini siano stati accolti. In terzo luogo per quanto riguarda il “dovere civico” i lavoratori non possono che stigmatizzare quanto dichiarato dalla dirigente, poiché i motivi dello sciopero erano abbastanza chiari: messa in sicurezza delle scuole (più finanziamenti) per una scuola di qualità, dove bambini e ragazzi possano studiare con tranquillità, garantendo almeno la loro incolumità, per i continui tagli al personale (anche quest’anno gli Ata hanno subito un’ulteriore diminuzione dell’organico), il rinnovo del contratto dei lavoratori della scuola che, a differenza da quello dei dirigenti, è scaduto dal 2009 e mai più rinnovato ».