Un simpatico pesce d’aprile con molti strascichi
CENTRO – Ripensando a quello che è successo mercoledì scorso, ancora non riusciamo a trattenere un sorriso, per non dire una risata fragorosa.
Gli elementi c’erano proprio tutti. La prima uscita di un “numerone” a colori e a più pagine che, fortunata coincidenza, cadeva il primo aprile!
Come resistere alla tentazione di uno scherzo?
L’idea, nata durante il corso di giornalismo, aveva finalmente trovato lo spazio giusto per essere realizzata. Con un titolo di forte impatto “Un sindaco donna a Trofarello?” – geniale trovata di Roberto Ponte -, la bella immagine di un’amica che si è prestata al gioco e un’intervista totalmente inventata da Sandra Pennacini, siamo riusciti, sotto la sapiente direzione di Roberto D’Uva, a creare un pezzo credibile, talmente credibile da mettere in subbuglio tutti.
La reazione della città è andata ben oltre alle nostre aspettative, sorprendendoci. Abbiamo visto e sentito di tutto: chi prendeva Città, buttava un’occhiata distratta al giornale, sobbalzava, ed un secondo dopo telefonava concitatamente (chissà a chi?). Chi era così assorto nella lettura da rischiare di schiantarsi contro un palo. Chi telefonava al direttore per avere i riferimenti di Francesca, perché voglioso di candidarsi al suo fianco. Chi mandava messaggi di congratulazioni per lo scoop alla Pennacini.
Un discreto panico ha colto chi la politica la fa per davvero. Seguito da un sospiro di sollievo quando, dopo il “trauma” di pagina uno, ha scoperto a pagina tre che – appunto – era tutto uno scherzo.
Anche Facebook, dove articolo è stato condiviso centinaia di volte, ha fatto la sua parte. Commenti entusiasti, commenti speranzosi, commenti sorpresi.
Viene il sospetto che Francesca incarni nell’immaginario collettivo un qualcosa che farebbe piacere esistesse davvero.
Ma se Francesca già vi manca, non temete. Vi terrà compagnia per mesi, protagonista con Enrico del romanzo d’appendice “I ritorni del cuore“, la cui pubblicazione è anch’essa iniziata la settimana scorsa. Sentimenti e ricordi della nostra Trofarello, avanti ed indietro nel tempo.
Andremo al Carnevale, quando coinvolgeva tutto il paese. Andremo alla vecchia Rodari. Andremo ai concerti dello Spazio Ex Fornaci. E seguiremo Francesca nel suo percorso elettorale. Chissà che le sue riflessioni immaginarie non possano fornire qualche spunto utile nella vita reale.
Ma non solo di Francesca vogliamo parlare. Anche la tartaruga maratoneta ha avuto il suo seguito, ingenerando tenerezza. E il terremoto in zona stazione ha creato un certo allarme. Ebbene sì, se il pesciolino che contraddistingueva questi due pezzi di Marco Andreoli, così come quello sul ritrovamento del pesce fossile, non vi avesse ancora insospettito, erano tutti pesci d’aprile.
Ammettetelo cari lettori, ci siete cascati, ci siete cascati in pieno. E ciò che più ci ha sorpreso è che ci siete cascati, in molti, non solo per qualche minuto, ma per ore, alcuni addirittura per giorni. Sicuramente ha contribuito il fatto che non era nella tradizione di Città inscenare un pesce d’aprile e quindi nessuno se lo aspettava.
Quale sia l’alchimia di fattori che ha portato ad avere oltre 6.500 contatti sul sito nella sola giornata del primo aprile e che ha fatto esplodere i nostri telefoni di chiamate, messaggi e notifiche, forse non lo abbiamo capito bene nemmeno noi.
Ma vi ringraziamo cari lettori. Perché siete stati al gioco e ci avete subissato di complimenti.
E vi ringraziamo anche perché, in tutta sincerità, non abbiamo mai riso tanto in vita nostra.
Sandra Pennacini