Il consigliere fa un bilancio e parte all’attacco
Centro – Antonio Tozzoli, consigliere comunale, eletto nelle file della maggioranza dalle quali è poi fuoriuscito, passando all’opposizione in solitaria, prende la parola per far sentire la propria voce in merito agli argomenti che più gli stanno a cuore.
Tozzoli, ci fa un bilancio della sua attività di consigliere comunale?
«Quando ho deciso di entrare in comune avevo un solo obiettivo. Mettere a disposizione dei cittadini di Trofarello il mio impegno totale, per dare un aiuto alle persone con problemi sociali e di disabilità. Nella precedente tornata elettorale la lista Tomeo aveva accettato le mie proposte. Sono stato eletto e successivamente destinato con delega a ATC, case popolari e CISSA, servizi sociali.
Tutto iniziava a muoversi, vedi centro giovani e le battaglie per fare un centro diurno per disabili. Successivamente sono stato nominato membro del CDA del CISSA, nel quale nel corso di tre anni molto intensi ritengo di aver fatto un grande lavoro, tanto da essere convocato in consiglio comunale a Moncalieri a riferire in merito.
Terminato il mandato Tomeo, mi sono ricandidato con Visca, con l’intento di continuare il lavoro in ambito sociale. Non me n’è stata data la possibilità. A quel punto sono fuoriuscito dalla maggioranza.
I risultati sono visibili: il centro giovanile non esiste più, gli sfratti, cui mi opponevo con tutte le mie forze, sono raddoppiati. Chi ha bisogno di aiuto non sa più a chi rivolgersi. Per un brevissimo momento sono rientrato in maggioranza. Il mio intento era di recuperare il tempo perduto, sperando di trovare nuovamente spazio. Ma mi è bastata una settimana per capire che non esisteva nessuna volontà da parte dell’amministrazione di occuparsi realmente dei problemi sociali. Sono quindi tornato a portare avanti le mie battaglie da solo, all’opposizione.»
Quali sono secondo lei i problemi maggiori cui non sono state date risposte adeguate all’amministrazione?
« Non sono state date risposte adeguate in molti ambiti. Non solo il sociale, sul quale già mi sono espresso. Io trovo che il nostro paese sia in uno stato di abbandono totale sotto diversi punti di vista: commercio, vigilanza, sport, aggregazione, pulizia».
Quali risposte darebbe Lei a questi problemi irrisolti?
«Per prima cosa farei un censimento totale dei cittadini con problemi sociali. Occorrono iniziative per risolvere i problemi abitativi. Inoltre occorre creare un centro di aggregazione e un centro sportivo degno di questo nome. Istituirei uno sportello del cittadino dedicato a chi ha dei problemi. A livello occupazionale punterei ad una collaborazione con le aziende presenti sul territorio, per conoscere le loro esigenze lavorative, in modo tale da organizzare corsi di formazione mirati sulle professionalità richieste dal mercato. Queste sono emergenze prioritarie, ma non bisogna dimenticare che debbono essere creati spazi per il relax ed il tempo libero».
Progetti politici futuri? Si ricandida? Con chi? O non ha ancora deciso?
«Non mi piace il termine “progetti politici”. La politica fine a se stessa mi ripugna. La mia ambizione, il mio progetto, è quello di realizzare qualcosa per la nostra comunità. Sono pronto a mettere il mio impegno e le idee concrete che ho in mente a disposizione di una eventuale futura lista civica, che sia pronta a accogliere e fare proprie le mie ambizioni in ambito sociale».
Sandra Pennacini