
CENTRO – Torna alla carica il gruppo NOI Trofarello che sollecita il Sindaco a collaborare con le opposizioni: questa volta per aggiornare regolamenti comunali ormai obsoleti. «Tra questi, il Regolamento del Consiglio Comunale necessita di una profonda revisione per allinearlo alle esigenze attuali del Consiglio e della comunità di Trofarello. Il gruppo NOI Trofarello in una Mozione ha fatto emergere incongruenze tra lo Statuto comunale, nel 2006 e il Regolamento del Consiglio comunale approvato nel 2006»
Quali sono le problematiche più evidenti nel Regolamento del Consiglio Comunale?
«Abbiamo constatato da tempo che la figura del Presidente del Consiglio Comunale è del tutto inesistente nel Regolamento.
Si tratta di una delle principali discrepanze che salta immediatamente agli occhi di chi legge per la prima volta il Regolamento del Consiglio. Lo Statuto comunale prevede questa figura, ma il Regolamento no, creando confusione e contraddizioni operative.
Ad esempio, da oltre vent’anni i Consigli comunali sono convocati da un Presidente che, secondo il Regolamento, formalmente non esiste (pur percependo un’indennità). Questo è un esempio lampante di quanto sia urgente un aggiornamento, che a nostro parere doveva essere eseguito dalla Presidente del Consiglio o meglio dai vari presidenti del consiglio che abbiamo avuto negli ultimi 15 anni».
Quali modifiche proponete nel dettaglio?
«La nostra mozione prevede di introdurre la figura del Presidente del Consiglio Comunale nel Regolamento, sostituendo il termine “Sindaco” con “Presidente del Consiglio” dove necessario. Inoltre, segnaliamo errori tecnici, come l’errata formulazione dell’Articolo 15, che non tiene conto del numero reale dei consiglieri. Queste modifiche mirano a garantire il corretto funzionamento degli organi comunali».
Perché avete scelto di presentare una mozione?
«In passato, abbiamo inviato lettere e avanzato proposte in Consiglio e Commissione, ma spesso non abbiamo ricevuto risposte. La mozione, ai sensi dello Statuto, obbliga il Consiglio a discutere le nostre proposte. È uno strumento che non può essere ignorato, a differenza delle nostre precedenti comunicazioni».
Avete altri suggerimenti per migliorare l’attività amministrativa?
«Sì, abbiamo proposto, con una seconda mozione, un nuovo articolo al Regolamento per introdurre l’”Interrogazione a risposta immediata”. Questo strumento consentirebbe ai consiglieri di porre domande urgenti e ottenere risposte immediate durante le sedute del Consiglio Comunale, senza attendere mesi. È una pratica già diffusa in molti comuni e migliora l’efficienza e la trasparenza.
Inoltre abbiamo suggerito di istituire per i cittadini e per le Associazioni il Question Time, ovvero il tempo per le domande dei cittadini. Tramite il sito comunale e anche presso l’ufficio protocollo al piano terreno del Municipio si potranno trovare (nel caso venisse approvata la mozione) dei moduli su cui presentare delle domande per le quali si vuole ottenere risposta. Il sindaco sarà obbligato a rispondere o per le vie brevi, o in consiglio comunale in uno spazio dedicato alla trattazione delle domande poste dai cittadini. Ci lamentiamo sempre che c’è troppo distanza tra cittadinanza e istituzioni ma in questo modo si dovrebbero accorciare le distanze tra i due soggetti».
Quali sono le vostre aspettative per il futuro?
«Speriamo che le nostre mozioni siano finalmente prese in considerazione e discusse. Modernizzare lo Statuto e i regolamenti è essenziale per adeguarli alle normative statali e alle esigenze attuali. Il nostro obiettivo è migliorare il funzionamento dell’Amministrazione comunale e garantire che i cittadini possano fidarsi dell’efficienza degli strumenti amministrativi».
Avete avuto altre esperienze di mancata collaborazione con il Sindaco?
«Purtroppo sì. Potremmo citare decine di esempi, a dimostrazione che da parte nostra esiste una reale volontà di collaborare. Ma quando le nostre proposte vengono ignorate allora deve esserci consentito di esternare le nostre opinioni se queste sono in contrasto con quando afferma il Sindaco. Ad esempio, abbiamo proposto di dotare il Movicentro di pensiline che producano energia elettrica e forniscano ombra, ma non abbiamo ricevuto risposta: Il silenzio del Sindaco dimostra una scarsa disponibilità al dialogo ed anche un’ineducazione istituzionale, nonostante il nostro approccio costruttivo. In fin dei conti NOI Trofarello rappresenta la stessa percentuale di cittadini del gruppo del Sindaco e non è “educato” non rispondere, anche nel caso non voglia prendere in considerazione le nostre proposte».
