Alt al cantiere della scuola Leopardi: l’amministrazione ricorre ai ripari

CENTRO – Proseguire a marce serrate il processo per portare a casa la nuova scuola Leopardi nonostante la battuta d’arresto ed i gravi ritardi che ha accumulato il cronoprogramma durante i mesi trascorsi, attuando l’escussione della polizza fideiussoria e l’eventuale rescissione dl contratto. Finanziato con i fondi del PNRR ed aggiudicata ad una ditta Sital Impianti di Gela, a seguito di un appalto realizzato dalla Unità Centrale di Committenza, per 9 milioni 400mila euro, con un ribasso del 10,5 per cento, il contratto per la costruzione della nuova Leopardi era stato firmato prima di Natale 2023. Dopo qualche settimana era stato aperto il cantiere. Prima dell’estate è stata effettuata la demolizione della scuola con m’impiego di ditte locali. «Il cronoprogramma della ditta non è rispettosa dei termini del PNRR perchè dal mese di agosto ha abbandonato il cantiere e non ci sono risposte sui tempi di ripresa dei lavori. A metà agosto, il consiglio di amministrazione della Sidal Impianti è stato sciolto ai sensi dell’articolo 34 del codice antimafia e l’azienda commissariata. Il commissario ha il compito di onorare i contratti di Sital Impianti in tutta Italia. Dal punto di vista amministrativo la Sital appariva assolutamente sana con oltre 30 appalti in essere, come un gate dell’aeroporto di fiumicino. Il giudice ha detto all’amministratore giudiziario di continuare e conservare e tutelare patrimonio e lavoratori dell’impresa andando avanti con tutti i contratti attivi. Il Comune di Trofarello ha incalzato Sital Impianti attraverso il proprio direttore dei lavori, emettendo numerosi ordini di servizio che avevano come oggetto la ripresa dei lavori – spiega il sindaco Napoletano – La legge sugli appalti del PNRR da diritto alle aziende aggiudicatarie di appalti di ricevere un anticipo del 30 per cento dell’importo dei lavori ancora prima dell’inizio dei lavori. Il comune ha garantito il 30 per cento del valore del contratto pari a circ 2 milioni 147 mila euro a fronte di una fideiussone a prima chiamata di una impresa finanziaria. Ora ci troviamo di fronte ad una situazione in cui il comune ha anticipato questi 2 milioni 147 mila euro ed il cantiere non va avanti. L’amminstrazione deve rendicontare ogni 10 del mese al Ministero ed in seconda battuta all’Europa dei progressi sui lavori. Come giunta ci siamo presi la responsabilità sopratttutto politica di dare conforto agli uffici per avere un supporto legale per un procedere senza indugio alle’escussione della polizza che certamente produrrà degli attriti con l’impresa. Ad oggi l’impresa non sente. Dobbiamo procedere per portare a casa la scuola nei tempi stretti salvaguardando le casse del comune» conclude il sindaco Napoletano. «La decisione dell’escussione della polizza è suffragata dal direttore dei lavori che ha relazionato alla giunta il 24 settembre – puntualizza l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Tomeo – Abbiamo dato mandato agli uffici di provvedere al recupero della somma incamerando la fideiussione ed arrivare a svolgere tutti gli atti per riprendere il cantiere, senza escludere la decadenza del soggetto appaltante».