CENTRO – Si è conclusa con grandissimo successo la 2° edizione del Trofarello Bike Festival, che si è tenuta domenica in Piazzale Europa. La giornata ha visto una straordinaria affluenza, con numerose famiglie, bambini e appassionati di bicicletta che hanno animato ogni angolo della piazza.
«Unitamente all’Amministrazione Comunale, non posso che esprimere profonda soddisfazione per la riuscita dell’evento. È stato un momento di aggregazione e svago, in cui Trofarello ha nuovamente dimostrato di saper proporre e vivere iniziative in grado di coinvolgere persone di tutte le età – commenta Stefano Biancardi, Consigliere Comunale – Un evento come il Bike Festival è atto a promuovere uno stile di vita sano e a offrire anche ai bambini un’occasione unica per scoprire il mondo della bici, trascorrendo un’intera giornata all’aperto con i propri amici all’insegna del divertimento, in un contesto sicuro e stimolante”
Grazie alle attività pensate appositamente per i più piccoli, come il circuito attrezzato e le gare non competitive di abilità, i bambini hanno avuto la possibilità di imparare l’importanza della sicurezza stradale e di sviluppare le loro capacità motorie in maniera divertente. Spettacolari sono anche state le esibizioni degli atleti della polizia di stato di bike trial.
Vorrei ringraziare di cuore le associazioni trofarellesi che hanno reso possibile questa magnifica giornata. Un sincero grazie va agli Alpini, alla Croce Rossa, al Comitato Genitori, al CAI, al fotoculb Nejrone e alla Pro Loco, il cui supporto è stato fondamentale per garantire la sicurezza, l’organizzazione dell’evento e la buona riuscita. La loro presenza ha dimostrato come la collaborazione sia cruciale per il successo di queste iniziative. Sabato 21 un altro appuntamento entusiasmate per i giovani sarà la festa dello sport» conclude Stefano Biancardi.
Alessandro Gambino di Almas Bike Experience, co-organizzatore dell’evento, esprime: «Il Bike Festival 2024 ha evidenziato quanto sia importante continuare a investire in eventi che promuovono il benessere, l’educazione sportiva e l’integrazione tra diverse generazioni. Iniziative come questa contribuiscono alla crescita dei giovani, sia dal punto di vista fisico che educativo. Sono convinto che il Bike Festival sia stato un momento importante per molti di loro, insegnando il valore dello sport e della disciplina utilizzando un mezzo ecologico e salutare».
Ma come hanno vissuto il Bike Festival gli organizzatori? «Il Bike Festival è tante cose, un tripudio di valori positivi che nella società odierna è sempre più difficile incontrare: è amicizia, collaborazione, impegno, sport, famiglia. Mesi di lavoro e di impegno totalmente gratuiti, messi in campo da un team di giovani volenterosi e tante associazioni del territorio – spiega Giulia Miletto, collaboratrice dell’evento – Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento a Stefano e Alessandro per l’impegno profuso nel coordinare l’organizzazione di questo straordinario evento, per l’inclusività che hanno saputo generare, creando uno spazio in cui tutti si sono sentiti accolti e valorizzati: è stato un segno tangibile dello spirito comunitario che ha permeato l’intera giornata e che, tutti noi coinvolti nella gestione del festival, abbiamo riflesso e rivisto nei tanti partecipanti. Del seme che hanno saputo piantare all’inizio di questa avventura, ieri tutti abbiamo potuto vedere i primi frutti».
«Sono trofarellese di adozione, dopo aver sposato Alessandro due anni fa. Insieme promuoviamo sul territorio il ciclismo in Mountain Bike per bimbi e ragazzi, cercando di trasmettere loro tutti quei valori che sono collegati allo sport – commenta Valentina Rodondi, guida cicloturistica e operatrice dell’Almas Bike Experience – Il Bike Festival per me è stato quindi teatro di forti emozioni, condivise in famiglia e con gli amici. L’atmosfera di collaborazione, unita alla passione per il ciclismo, ha creato un’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti: è stato un vero piacere far parte di una manifestazione che mette al centro non solo lo sport, ma anche il rispetto, l’integrazione e il senso di appartenenza. Grazie di cuore ad Alessandro e Stefano per aver reso possibile tutto questo. Speriamo di rivederci il prossimo anno».