VALLESAUGLIO – Cinquant’anni di volontariato. In sintesi è la vita del valsaugliese, Nino Gamba, cittadino benemerito 2024 che domenica 2 giugno sarà investito del premio creato nel 2014 dal sindaco Visca per onorare cittadini trofarellesi che si sono distinti nel campo dell’arte, culturale e sociale. Volontario da 50 anni di Operazione Matogrosso e dell’associazione Oasi, di cui è anche presidente, svolge la propria opera di volontariato più frofonda e costante a livello locale al servizio della comunità di Vallesauglio, dove sì è sempre occupato di giovani e bambini. Città lo ha intervistato. Lui è molto schivo e preferirebbe far emergere la propria personalità riservata. 65 anni compiuti è valsaugliese dal 1994, luogo di nascita della moglie Monica Borgarello, scomparsa recentemente. Vallesauglio è per Nino è amore a prima vista. Proveniente da quartiere Sanpaolo dove era diventato volontario di Operazione Matogrosso di don Aldo Rabino. «Ho due figlie, Giulia, classe 1990 oggi medico e Noemi, classe 1998, studentessa di architettura. Nel 1994 siamo venuti a stare a Vallesauglio e dopo pochi anni sono stato coinvolto nelle attività dell’oratorio di Vallesauglio da don Marco Brunetti, oggi vescovo di Alba. Ho sempre pensato che per educare e dedicarsi bene ai propri figli occorre prendersi cura anche dei figli degli altri. Così ho deciso di mettermi a disposizione della parrocchia. Pian piano siamo arrivati ad oggi. Ho continuato a lavorare per l’associazione Oasi di cui sono, in spirito di servizio, presidente. Una storia di progetti in Italia ed in Brasile che dura da 55 anni. Oggi Vallesauglio e Oasi sono perfettamente integrati con scambi molto frequenti. Professionalmente sono stato impiegato grafico per 32 anni alla Seat Pagine Gialle e poi nel 2009 sono andato in prepensionamento con la consapevolezza che avrei potuto dedicarmi di più alle attività». Tra i progetti che ha portato avanti a cui è maggiormente affezionato? «Sicuramente il progetto dei “Laboratori alla pace e alla solidarietà” che portiamo avanti dall’associazione Oasi che sono stati abbracciati anche dalla scuola elementare di terza, quarta e quinta elementare. Il dolore per la scomparsa di mia moglie è stato in qualche modo lenito dall’affetto che si è manifestato proprio da questi bambini che mi sono stati vicini. Sono un po’ a disagio per questo riconoscimento perchè ritengo di non fare altro che restituire quello che ho ricevuto. Il concetto che condivido spesso con i ragazzi è il principio “Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”. Non riuscirei ad immaginarmi diversamente. Ora l’Oratorio vive anche grazie alla collaborazione di tanti con la consapevolezza che sta crescendo. Non tornerei a vivere a Torino, che comunque frequento ancora, avendo ancora la mia mamma, ma riprendo a vivere quando arrivo a Vallesauglio. Tra luglio 1977 e febbraio 1978 sono stato in Brasile come volontario. Partito la mattina dopo dell’esame di maturità per andare a fare la mia esperienza in quello che allora era un lebrosario. Una esperienza che mi ha cambiato la vita. Sono tornato nel 2022 per un mese e tornerò a settembre per vivere con pienezza le opportunità della vita». Gamba è stato riconosciuto per la costruzione di percorsi di solidarietà per i più bisognosi e per il suo costante impegno nell’educazione e formazione dei giovani, riconoscendo i suoi meriti educativi e l’impegno profuso in attività umanitarie e assistenziali. Un riconoscimento importante per un cittadino che incarna i valori di altruismo, solidarietà e professionalità.