CENTRO – Ha superato ogni aspettativa la seconda edizione della Fiera d’Autunno che si è consumata in un clima di serenità domenica 15 ottobre. Una appassionata giornata ricca di iniziative. A partire dalla mostra dedicata alle auto d’epoca e alle motociclette storiche che hanno anche effettuato un giro per la città. La presenza massiccia di maschere e personaggi storici che hanno permesso di testimoniare le radici e le tradizioni dei territori, come sottolineato anche dal nutrito gruppo di amministratori regionali e dei dintorni. Presenti alla Fiera d’Autunno anche per testimoniare un obiettivo comune nella diffusione del distretto del cibo, strategica alleanza fra tutti i comuni per promuovere le eccellenze locali. «Una presenza simile di amministratori non si era mai vista. Vogliamo valorizzare le tradsizioni per investire sul nostro territorio – commentail sindaco Stefano Napoletano – Il distretto del cibo ci ha allargato i confini permettendoci di fare uscire dal territorio comunale i nostri prodotti. L’amarena diventa nuovamente le radici, la tradizione la nostra storia. Altri progetti cuio abbiamo aderito sono “Strade di colori e sapori” e “I cammini di don Bosco”. Tutte iniziative che ci hanno permesso di aprire la strada ad un turismo lento fatto di zone bellissime che cerchiamo di riscopire ogni giorno». Interviene l’assessore Scaglia: «Posso fare un bilancio dicendo che siamo molto soddisfatti della giornata. Ho raccolto anche le opinioni degli espositori che hanno mostrato la loro soddisfazione. La giornata è stata molto piacevole, complice anche il tempo che è stato benevolo nei nostri confronti – commenta l’assessore alle manifestazioni Beppe Scaglia – Questa è la festa dei trofarellesi, dei cittadini, delle associazioni, dei commercianti. Un successo trofarellese. Non possiamo fare altro che dare l’appuntamento al prossimo anno». Non potevano mancare le tante associazioni di volontariato, i produttori locali, alcuni esercenti, le associazioni che operano sul territorio. Importante la presenza degli Alpini, la pro loco, l’associazione Conti Vagnone con l’infaticabile Ermanno Ubertino che, nei panni del Gastaldo ha presentato tutti i gruppi storici e le maschere. Impossibile anche dimenticare una griota in dolce attesa che ha annunciato il ritiro dalla scena. Insomma una esperienza unica che sarà ripetuta negli anni.
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