CENTRO – Uno spettacolo teatrale in Piemontese, gli sbandieratori di Alba, un pranzo con 170 commensali, decine di gagliardetti e labari delle consorelle vicee e lontane e decine e decine di medaglie, croci in oro e rubino e diplomi ricordo, con il suggellamento del gemellaggio tra l’Avis locale ed i volontari donatori del sangue di Le Teil. Si conclude così con grande soddisfazione il 60° Anniversario della costituzione dell’Associazione che raccoglie i donatori di sangue della città ed il 45° della fondazione dei volontari Aido. Ad inizio giornata è stata anche inaugurata la panchina dell’Avis. «Abbiamo voluto lasciare alla cittadinanza, in questa giornata importante per queste due associazioni e per tutto Trofarello, una cosa utile, oltre che bella» spiega il sindaco Stefano Napoletano. «Dobbiamo ringraziare l’Oratorio e l’estate ragazzi che si sono occupati di dipingere questa panchina con questa bella frase: “Io dono, non so per chi, ma so perché” commenta l’assessore alle manifestazioni Scaglia.
Particolarmente soddisfatto il presidente dell’Avis Franco Ferrando: «Bilancio di queste due giornate estremamente positivo. Abbiamo notato una grande partecipazione di tutto il nostro direttivo. Possiamo ancora registrare la partecipazione di una delegazione dei volontari del sangue di Le Teil con i quali è stato rinnovato un decennale gemellaggio che era nato nel 1973. Abbiamo distribuito decine di medaglie ai nostri donatori che sono circa 180 – conclude Ferrando – Abbiamo poi voluto dare un premio speciale a cinque donatori e amici dell’Avis che dal 2 giugno 1963 hanno contribuito alla crescita del nostro gruppo».