Cinque anni di filosofia al Caffé

CENTRO – Venerdì 21 aprile il Caffè Filosofico di Trofarello festeggia i suoi cinque anni di esistenza. E’ infatti da cinque anni che alla Caffetteria San Giuseppe vengono proposti incontri filosofici dal filosofo Lorenzo Papapietro che ha costruito uno spazio permanente per il pensiero, uno spazio aperto a tutta la cittadinanza. Il primo dei cinquantasei caffè filosofici occorsi, che si svolse ad aprile 2018, affrontò il tema “Sulle tracce della bellezza”. Da allora l’attività ha conosciuto notevoli sviluppi, numerose sono le persone che nel corso di questi anni si sono avvicendate in caffetteria e le stesse caratteristiche dell’attività sono in parte cambiate attraverso diversi esperimenti.
«Il rapporto tra pensiero e vita è sempre rimasto al centro degli incontri insieme all’esercizio dialogico collettivo per coltivare insieme la capacità di ragionare. Una bella sfida per il filosofare che si è ritrovato fuori dalle accademie, nello spazio di una caffetteria, nel bel mezzo della vita, intercettando persone la maggior parte delle quali non aveva grandi conoscenze filosofiche pregresse – spiega Papapietro – Nel frattempo Trofarello è anche stata teatro di passeggiate filosofiche sui sentieri della collina e a breve potrebbero partire dei cineforum filosofici.
Anche questo venerdì ci sarà un appuntamento col caffè filosofico e l’oggetto di indagine sarà “Il rapporto tra la tecnica e il modo di pensare nella vita quotidiana”.
Viviamo in una società permeata sempre di più dalla tecnica che è diventata parte integrante della nostra vita quotidiana.
Rispetto a ciò siamo soliti dire che è solo una questione di quanto e di come utilizziamo la tecnica in generale e le tecnologie in particolare, ma fino a che punto questo è vero? In che modo, per toccare uno degli aspetti del discorso, possiamo sostenere che la nostra mente è impermeabile alle tecnologie che utilizza? Se, per fare un esempio, l’utilizzo diffuso dell’automobile ha radicalmente modificato la nostra percezione dello spazio, la percezione delle distanze e quindi anche il numero di passi a piedi che siamo disposti a concederci, ecco se è vero questo, quanto più profonde possono essere le implicazioni (psicologiche e, in generale, rispetto al nostro pensiero) derivanti da molte altre tecnologie ancora più presenti nella nostra vita quotidiana? In quale modo quindi il rapporto con le tecnologie integra lo sviluppo della mente umana e le nostre azioni quotidiane?»
L’appuntamento è venerdì alle 18.00 presso la Caffetteria San Giuseppe.
Per informazioni e per proporre altri temi è possibile scrivere a: proposte.di.filosofia@gmail.com oppure a 3395290351. Sito: www.circolofilosoficodiffuso.altervista.org

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