CENTRO – Sabato mattina un gruppo di trofarellesi, ha voluto dedicare qualche minuto ai caduti della resistenza e tra questi ai martiri delle Fosse Ardeatine. «Ci siamo recati in piazza Primo Maggio, innanzi al monumento ai Caduti per dimostrare con la nostra presenza, gli avvenimenti che hanno coinvolto le due più alte cariche dello Stato che con leggerezza e superficialità hanno voluto riscrivere l’eccidio delle Fosse Ardeatine – commenta Marina Barison Vicepresidente dell’ANPI di Trofarello – Non era mai successo che il Presidente del Consiglio e il Presidente del Senato riscrivessero la storia dell’attentato di Via Rasella e la rappresaglia dei nazisti, compiuta con la collaborazione diretta dei fascisti, a uso e consumo di quel pezzo della destra che vorrebbe cancellare e manipolare le responsabilità storiche del fascismo.
Non si illudano di poter negare le nefandezze compiute dal fascismo e di cancellare la differenza che esiste tra democrazia e fascismo, fascismo e antifascismo. La storia non è muta per quanto la destra al governo cerchi di negare le responsabilità del fascismo, nessuno creda di poter riscrivere la storia mettendo sullo stesso piano vittime e carnefici offendendo la memoria di coloro che sono morti per consentirci di vivere in un Paese libero. I volti, i nomi e le storie dei martiri dell’eccidio, in una campagna social avviata dall’Anpi subito dopo le dichiarazioni della presidente del Consiglio, – continua Marina Barison – proseguirà fino al 25 aprile perché nessuno deve dimenticare chi erano: antifascisti, partigiani, ebrei ed oppositori politici. A maggior ragione quindi quest’anno la manifestazione del 25 Aprile dovrà rappresentare una grande momento di impegno e di mobilitazione per riaffermare l’attualità della nostra Costituzione nata dalla vittoria della Resistenza sul nazismo e il fascismo».