Si presenta il progetto per la Casa di Comunità – Incontro pubblico con la popolazione giovedì 16 marzo, ore 18 al Marzanati

Il comune presenta alla popolazione il Progetto Preliminare per la Casa di Comunità redatto dal Politecnico di Torino su incarico del Comune di Trofarello e dell’Asl To5. L’appuntamento per l’incontro pubblico è fissato per giovedì 16 marzo 2023 alle ore 18.00 presso il Centro Culturale Marzanati. Saranno presenti per l’Asl To 5 il Direttore Generale Dott. Angelo Pescarmona e il Dott. Fabrizio Calavita del Servizio Programmazione grandi interventi; l’Arch. Claudia Azzini, Responsabile Settore Tecnico per il Comune di Trofarello; i professori Arch. Riccardo Pollo e l’Arch. Gabriella Pretti; l’Arch. Giovanni Alifredi per il Politecnico di Torino. Invitati anche i Sindaci sede delle altre Casa di Comunità.  «Sarà un utile confronto con la popolazione di Trofarello che da tanti anni sente parlare di questa opera che finalmente inizia a prendere forma – spiega il Sindaco, Stefano Napoletano – sarà interessante restituire alla cittadinanza le analisi fatte per la definizione degli spazi sanitari. Chiunque potrà dare il proprio contributo. Si tratta di una iniziativa figlia di un finanziamento del bando Next Generation We – Competenze, strategie, sviluppo delle pubbliche amministrazioni, promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, che l’Amministrazione attuale vinse nel mese di aprile del 2022, che prevede appunto una partecipazione attiva delle Comunità.

Apprendiamo, inoltre, che la gara di Invitalia per i servizi tecnici è andata a buon fine anche per la nostra Struttura e di questo non possiamo che essere contenti, sapendo che i tempi per la realizzazione saranno molto stretti». 
Ma come si è arrivati a questo progetto? Il DIP, Progetto Preliminare, è stato finanziato da un Bando che l’Amministrazione ha portato a casa di ottanta mila euro. Questo è un documento fondamentale perché Definisce il piano esigenziale e quello degli obiettivi da raggiungere. Sulla zona è stato già valutato il rischio idrogeologico dalla Carta di Sintesi della Variante da cui si evince che l’area è classificata quale “Classe IIb” che consente l’attività edificatoria. L’obiettivo generale della progettazione è la realizzazione di un modello di Casa della Comunità repplicabile.
Il progetto si inserisce in un quadro complessivo di ridisegno delle strutture socio-sanitarie dell’ASLTO5 nell’ambito della “Medicina del territorio”: Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Ospedale Unico. Come funzionerà? Le case di comunità sono caratterizzate dalla presenza medica H24 per 7/7gg, e la presenza infermieristica (l’infermiere di Comunità) H12 – 7/7 gg.
Le Aree si divino in “Sanitaria”, dove potranno esserci i Medici di Medicina Generale (MMG), i Medici Specialistici (MS) che svolgono attività su prenotazione, Pediatri di Libera Scelta (PLS). E’ prevista che la presenza di un Medico Neuropsichiatra Infantile, sempre su prenotazione. A questi si aggiungono gli infermieri.


Vi dovrebbe essere una “Area socio-sanitaria” con l’Assistente Sociale e Psicologo. L’Ostetrica con il Ginecologo svolgerà attività consultoriali e visite ambulatoriali.
Come saranno suddivisi gli spazi? Nel DIP sono previsti circa 12/14 ambulatori e unico punto di accesso in via Togliatti. Un’area di oltre 12 mila metri quadrati di superficie sull’ex Campo sportivo Viello. Il fabbricato – che dovrà rispettare alti standard di sostenibilità ambientale, sarà di un piano solo. La forma prescelta prenderebbe in considerazioni possibili futuri ampliamenti. Nel DIP sono previste nel dettaglio tutta una seria di informazioni tecniche, impiantistiche, tecnologiche e ed edilizie. L’edificio, in particolare, si presenta con un’immagine volutamente riconoscibile e comune anche agli altri due presidi di nuova costruzione ottenuta attraverso scelte relative sia alla morfologia, sia all’integrazione di moduli fotovoltaici sulla copertura, sia all’accesso e allo spazio antistante, quali ad esempio arredi, attrezzature, logo, sia alle tecnologie e ai materiali dell’involucro e degli interni. L’edificio si eleva per un solo piano fuori terra favorendo l’accessibilità a tutti i locali e non è dotato di interrato.
Da chi sarà pagato? Inizialmente il finanziamento concesso nei fondi del PNRR era di un milione e settecentomila euro circa. E’ stato garantito dal Governo un ulteriore finanziamento di circa 300mila euro per affrontare con più serenità l’aumento dei costi di costruzione e delle materie prime.

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