«Quanto saremmo disposti a sacrificare un nostro interesse personale?». Sarà questa la domanda centrale intorno a cui ruoterà il Caffè Filosofico di oggi venerdì 10 febbraio, condotto dal filosofo Lorenzo Papapietro. «Infatti tra i motivi che determinano le nostre azioni figura spesso l’interesse – spiega Papapietro – Come possiamo caratterizzare questo elemento che tanto determina le azioni nella società in cui viviamo? L’interesse personale in particolare costituisce spesso un limite al perseguimento di fini collettivi più alti ma non è certo facile emanciparsene vista la cultura individualista in cui siamo immersi. La situazione dello sciopero è un esempio chiaro a riguardo: chi è disposto a scioperare oggi (e quindi a rinunciare alla propria paga) per ricevere domani un riconoscimento dei diritti dei lavoratori? Il succo di questa domanda, cioè la disponibilità o meno a sacrificare qualcosa che ci riguarda, si pone nei più svariati contesti anche al di fuori del mondo del lavoro. Anche quando ci troviamo a confrontarci con un interesse contrario e conflittuale di un nostro amico (o addirittura di un semplice conoscente) ecco che ci troviamo a fare una scelta difficile tra diversi interessi in gioco, scegliere se perseguire o sacrificare un’istanza personale. In quali casi è etico anteporre il proprio interesse a quello collettivo? E in quali invece è necessario metterlo da parte?
Chi può stabilire qual è un interesse collettivo da perseguire? Ma, innanzitutto, che cos’è un interesse?»
L’appuntamento per ragionare insieme a Papaietro è questa sera, alle ore 18.00, alla Caffetteria San Giuseppe. Per informazioni e per proporre argomenti per i prossimi appuntamenti è possibile scrivere a: 3395290351 oppure a proposte.di.filosofia@gmail.com