Quattrocento numeri di Città. E’ il totale delle edizioni del settimanale locale che da ottobre 2012 entra nelle vostre case, nei vostri PC e nei vostri telefonini ogni mercoledì mattina. Non è che abbia molto da dire se non che il giornale è cresciuto sensibilmente ed io sono invecchiato di 10 anni. Un mestiere che faccio da quando avevo 17 anni e che mi ha portato ad imparare ogni singola fase del processo produttivo di un media. In questi anni al giornale cartaceo, inviato anche tramite PDF, si sono affiancati i video, un sostanziale potenziamento del sito internet per gli aggiornamenti delle notizie e delle Ultim’ora, la realizzazione, proprio quest’anno, della App di Città di Trofarello, la realizzazione del Telegiornale, interrotto per motivi prettamente economici. Il problema economico non è ultimo. La passione è importante ma per crescere, ma meglio dire per sopravvivere, il giornale ha bisogno di soldi. Argomento che, non nascondo, mi mette anche in imbarazzo. Perché alla fine parlo sempre delle disastrose finanze del network Città, creatura in cui riverso ogni energia in mio possesso che forse meriterebbe una maggiore partecipazione alle spese dei propri lettori e di coloro che usufruiscono di questo servizio. Imbarazzante anche perché, ad oggi sono poco meno di 130 gli abbonati a fronte delle almeno 2500 famiglie che ne beneficiano.
Non è banale ma neanche così scontato che io debba continuare a farlo. Nonostante tutto ho voglia ancora di fare progetti: riprendere il TG Visual e potenziare in modo professionale le “Live” dedicate ai grandi eventi di questa comunità. Che “storia” questa Città.
Roberto D’Uva