CENTRO – Medaglia di bronzo ai campionati regionali di falegnameria per il quindicenne Damiano D’Uva, svoltisi mercoledì 30 novembre e giovedì 1 dicembre nell’ambito della World Skills, singolar tenzone tra professionisti dei mestieri in formazione, al Lingotto Fiere. Con i colori della Scuola professionale San Carlo il giovane Damiano ha portato a casa il terzo posto, dietro ad un compagno di classe e ad un collega dell’Engim di Pinerolo. Gli studenti si sono cimentati nella realizzazione di una cassetta da creare interamente a mano con la tecnica degli incastri a coda di rondine. Tagli, intarsi e decorazioni realizzate solo con pazienza e colpi di martello, scalpello e sega. «Una bella esperienza. I miei professori mi hanno detto che avrei meritato un gradino più alto sul podio, ma io sono egualmente molto soddisfatto. E’ stata una bella esperienza e ci siamo preparati per questa prova. In fondo io aspiro ad aprire una mia azienda e a realizzare mobili e oggetti in legno e questo campionato mi ha permesso di cimentarmi in una prova di precisione a tempo. Con più calma e più riflessività si possono realizzare prodotti di qualità migliore». Cosa hai dovuto fare? «La prova di quest’anno era basata sugli incastri a coda di rondine.I giudici ci hanno tenuto gli occhi addosso per tutto il tempo valutando la precisione nell’esecuzione dei pezzi, la tecnica, la mano nell’utilizzare gli attrezzi. Alla fine sono arrivati ad un verdetto». Quando hai capito di voler fare questo mestiere? «Lavoro il legno da quando ero piccolino. Ho iniziato con il classico traforo che mi hanno regalato mamma e papà. Ancora prima giocavo a relizzare piccoli giocattoli con il cartone. Lo chiamavo “giocare a riciclare” e con un po’ di fantasia facevo macchinine, robot, aerei ed ogni genere di mezzo di trasporto con le scatole di cartone. Il regalo più apprezzato erano una scatola di cartone ed un rotolo di Scotch. Poi ho avuto una fase in cui usavo la stampante 3D ed oggi sono approdato al legno ed alle scuole San Carlo. Quando sono entrato nel loro laboratorio ho capito che questo era il mio futuro. Oggi disegno i manufatti che devo realizzare sia su carta sia su computer tramite Sketchup. Frequento il secondo anno e l’anno scorso ho fatto anche un corso propedeutico privato serale per imparare ad usare il tornio». Cosa vuoi fare da grande? «Naturalmente il falegname. Presto inizierò a produrre oggetti per la cucina come taglieri e piccoli complementi per l’arredo. Non mi dispiacerebbe poi imparare a scolpire il legno. Magari completare il corso di studi con la specializzazione in scenografia che si fa con il quarto anno facoltativo. Certo lavorare il legno è ciò che mi appassiona di più. Far prendere vita ad un oggetto partedendo da una tavola o un tronco. Fra qualche anno mi immagino già in una bella falegnameria all’avanguardia. Per il momento alterno gli studi in aula, alla pratica in laboratorio». Come ti trovi a scuola? «Benissimo. Ho dei professori fantastici che mi sanno capire e valorizzare. Dedico a loro questo risultato e questa medaglia».