Uno sforzo collettivo per riaprire la scuola in una situazione emergenziale. E’ il giudizio del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Trofarello Rosario Catanzaro, che concede a la Città alcune riflessioni a pochi giorni dall’inizio della scuola. «Ci siamo. Ricomincia un nuovo anno scolastico, con tutta la carica emotiva che esso porta con sé, poiché ogni inizio di anno è ricco di aspettative, propositi, speranze e novità. Dopo due anni di incertezze, disposizioni normative e procedure portate dall’emergenza Covid, ci auguravamo di poter iniziare le attività didattiche con un tocco di normalità. Invece anche questo inizio sarà un po’ particolare – esordisce il dirigente Catanzaro – Con la chiusura della sede Leopardi, infatti, la scuola secondaria di I grado si è trasferita presso la sede Rodari, grazie all’utilizzo delle aule libere e alla riconversione di tutti i locali disponibili. Detto altrimenti, la scuola media si è spostata presso la scuola elementare.
Detto così semplicemente, però, si rischia di non vedere ciò che è stato fatto e quindi di non rendere giustizia all’enorme lavoro iniziato già prima dell’estate per far sì che un plesso adibito all’uso esclusivo della scuola primaria ospitasse due ordini di scuola, con 13 classi per la secondaria e 17 per la primaria.
Fin dai primi giorni di lezione, oltre ad avere un corpo docente e non docente che li accompagnerà con professionalità durante i mesi futuri – che è la cosa più importante – i nostri allievi troveranno un ambiente confortevole, aule adatte, pulite e funzionali, avranno ingressi suddivisi per ordine di scuola, beneficeranno di spazi indipendenti, di bagni dedicati, di turni per la mensa.
Tutto questo non sarebbe stato possibile se non si fosse realizzato un impegno che ha coinvolto il personale scolastico, l’Amministrazione locale, il Comitato genitori, la parrocchia San Giuseppe artigiano e molti altri soggetti. Sento pertanto doveroso ringraziare coloro che hanno contribuito a questo sforzo collettivo.
Un ringraziamento particolare, però, va a tutto il personale scolastico, docenti in primis.
Con loro abbiamo vinto le difficoltà iniziali e quelle che si sono verificate strada facendo; abbiamo programmato, ipotizzato, soppesato varie possibilità prima di agire; abbiamo misurato spazi, etichettato oggetti, svuotato armadi, selezionato materiale, conservato l’utile e scartato il superfluo; abbiamo inscatolato centinaia di libri e di strumenti, trasportato arredi e spostato attrezzature insieme ai traslocatori; molti di noi hanno lavorato anche se ufficialmente in ferie e il senso di responsabilità ha quasi sempre superato la tentazione strisciante della lamentela o dell’obiezione al fatto che alcune mansioni fossero estranee al profilo del docente o del collaboratore scolastico – conclude il dirigente scolastico – Con questo spirito di collaborazione e soddisfazione per ciò che è stato realizzato incominciamo l’anno scolastico, puntando sempre alla crescita e alla formazione a tutto tondo dei nostri allievi».