Noi Trofarello ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione all’amministrazione in merito alla situazione di degrado in cui versa la zona di Via Nenni.
«In particolare, vorremmo portare all’attenzione di tutta la cittadinanza non solo il degrado ambientale ma anche quello sociale. Andiamo in ordine. Da troppi anni – sottolinea Sabrina Grigolo abitante del quartiere e volontaria del territorio – si assiste ad una progressiva trascuratezza delle strade, dei parcheggi, delle aree verdi e … dello stesso campo da basket. Ci sono vistose buche che ormai tappezzano il manto stradale, resti dei giochi per i bambini che, danneggiati dagli atti vandalici perpetrati nel tempo sono stati poi rimossi dall’area (ne rimane uno utilizzato da bambini cresciuti per fare altro), la fontana oggetto di tristi attenzioni da parte dei frequentatori del campo da basket e da cittadini che riempiono taniche di acqua da portar via. Il campo da basket non è più ormai transennato e, dunque, è accessibile durante tutte le ore del giorno e della notte da bande di ragazzi e di ragazze che continuamente fanno rimbalzare i palloni giorno e notte accompagnandoli da schiamazzi, urla, espressioni blasfeme e bestemmie che farebbero raggelare anche un ateo. Dai regolamenti comunali emergono diversi aspetti che hanno spinto il gruppo consigliare Noi Trofarello ad interrogare l’amministrazione comunale mettendola di fronte alle responsabilità sia in termini di sicurezza, sia in termini di impatto sulla salute dei cittadini che vi abitano. Mancano adeguate barriere intorno al campo da basket che impediscono ai palloni di invadere la strada, strisce pedonali visibili e ben distinguibili, segnali stradali che ricordino agli automobilisti che circolare ad una velocità alta può nuocere alla salute di coloro che transitano, anche a piedi, in quell’area, un adeguato regolamento che richiami i frequentatori al rispetto di un adeguato riposo notturno che, ad oggi, non viene garantito a coloro che vi abitano, a cui si aggiunge purtroppo la sensazione di aver poca sicurezza nelle ore notturne. In via La Malfa fino al chiosco della SMAT non ci sono neanche le strisce pedonali. Nella stessa via spesso parcheggia un TIR. Anche se c’è scritto all’ingresso paese che è vietato agli automezzi sopra le 7.5 tonnellate. Non solo transitano, ma parcheggiano pure! E per concludere, una domanda “for climate”: nel periodo di grave crisi ambientale, non si è pensato di cambiare i lampioni classici e sostituirli con quelli a LED? In ogni altro posto sono stati effettuati interventi simili per consentire l’enorme risparmio che si ha nel breve periodo. E la pista ciclabile? Vorremmo trovare una via di uscita – conclude Grigolo – nessuno di noi vuole essere dimenticato da questa e dalle prossime amministrazioni. Vogliamo tornare ad essere un quartiere vivibile e, soprattutto, in grado di conciliare tempi del divertimento, del lavoro, del riposo e della tranquillità. Per tutti e non solo per i pochi che si possono permettere di chiudere le finestre di casa e non sentir nulla».