Paolo Borsellino, un fresco profumo di libertà

CENTRO – Un giardino intitolato alle vittime della mafia, Borsellino, Falcone e gli agenti morti per mano di Cosa Nostra. La proposta è del gruppo “Movimento dei Cerini APS”. «Il 19 luglio è l’anniversario – quest’anno il trentesimo – della strage di Via D’Amelio a Palermo, nella quale vennero uccisi il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. unico sopravvissuto l’agente Antonio Vullo. Vennero fatti saltare in aria con una potente carica di esplosivo sistemata in una macchina davanti al portone della palazzina in cui abitava Paolo Borsellino. Vennero uccisi per mano della mafia palermitana, ma con complicità nelle istituzioni dello stato e nell’estremismo di destra che non sono ancora state chiarite.
Una sentenza della Cassazione, pochi giorni fa, ha chiarito che gli agenti incaricati delle indagini sulle stragi di Capaci e via d’Amelio, guidati dal Questore Arnaldo La Barbera, si resero responsabili di un gravissimo e sistematico depistaggio (ne abbiamo scritto sul nostro blog: https://piazzaleuropa.blogspot.com/2022/07/depistaggi.html); un lavoro per nascondere la verità durato molti anni, per effetto del quale diversi innocenti in un primo tempo vennero condannati a loro volta.
Si tratta di una pagina drammatica e triste della storia italiana, che non si è ancora chiusa, perché trent’anni dopo possiamo dire con sicurezza che le organizzazioni mafiose sono tuttora forti e presenti in ogni parte d’Italia e nessun luogo può dirsi al sicuro. Anche a Trofarello negli anni scorsi sono stati effettuati due sequestri di immobili a seguito di processi per reati di criminalità organizzata. Per questo è necessario tenere sempre la “guardia alta”, adottare ogni misura utile a diffondere la memoria di quanto è successo assieme alla consapevolezza che il rischio è dovunque sempre presente. Bisogna avvicinare i cittadini alle istituzioni, non lasciarle isolate, perché le istituzioni quando sono isolate sono più vulnerabili
– spiegano gli attivisti del gruppo – Per queste ragioni come Associazione di Promozione Sociale “Movimento dei Cerini APS” abbiamo di recente presentato al Sindaco Stefano Napolitano una proposta di “Patto di Collaborazione” per collaborare a trasformare uno spazio ad oggi quasi inutilizzato in un piccolo giardinetto da intitolare ai giudici Falcone e Borsellino, un “giardinetto” dedicato alla socialità, al libero scambio di libri e alla comunicazione. L’area individuata nella proposta è quell’aiola fra Piazzale Europa ed il Piccolo Centro Commerciale, a ridosso di via Togliatti; si tratta di un lungo trapezio di terra inerbito e di fatto inutilizzato, con un unico albero nell’angolo verso il civico 69 di via Roma. La nostra proposta è di avviare un Patto di Collaborazione fra Comune di Trofarello e Movimento dei Cerini APS (ma auspicabilmente allargabile ad altri soggetti interessati), per fare di questa area uno spazio di comunicazione, di “book crossing” e affermazione dei valori positivi come la Legalità e la cura condivisa dei Beni Comuni.
L’intervento comporterà la piantumazione di alcune essenze da fusto allo scopo di creare un’area fresca e ombreggiata (e di contrastare la CO2), la sistemazione di alcune sedute, l’installazione di una Casetta per il Book Crossing (libero scambio di libri) e la sistemazione di 3 pannelli per affissione sui quali organizzare un calendario di affissioni artistiche e comunicative che coinvolgano artisti grafici, scrittori ma che diano anche spazio all’espressione di giovani del territorio. Abbiamo anche già un accordo di collaborazione con il Museo a Cielo Aperto di Camo e con la Fondazione Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo per collaborare all’organizzazione del calendario artistico.
La cura del verde e delle strutture installate dovrà essere svolta in collaborazione fra le realtà coinvolte ed il Comune, nelle modalità che saranno definite proprio mediante il Patto di Collaborazione. Si tratta insomma di occuparsi direttamente di un pezzo di territorio senza pensare sempre e solo che fare le cose spetti a qualcun altro.
Paolo Borsellino ebbe a dire: “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”
Noi desideriamo essere vicino all’Amministrazione nel far respirare in paese questo “fresco profumo di libertà”

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