CENTRO – Per quel distintivo della TSec che portava con orgoglio sulla maglietta della società aveva sputato l’anima. Per quella società aveva dato il sangue. Una cratura che aveva creato mattoncino dopo mattoncino con mille sforzi e difficoltà. E’ mancato improvvisamente all’affetto dei suoi cari e dei tanti sportivi che lo hanno conosciuto ed apprezzato Massimo Caccianiga, 61 anni, presidente della Associazione sportiva TSec, una vita dedicata allo sport. Massimo Caccianiga era allenatore Under 13 femminile e istruttore di minivolley. Allenatore FIPAV di primo grado e primo livello giovanile. Docente di ruolo di educazione fisica presso IPSAA di Carmagnola. Docente di educazione fisica e-learning Istituto Superiore “Baldessano-Roccati” di Carmagnola.
Responsabile del gruppo sportivo pallavolo Istituto Superiore “Baldessano-Roccati” di Carmagnola. Istruttore specializzato con soggetti diversamente abili. La società sportiva era nata nel 2007, dalla visione di quello che doveva essere lo sport per Caccianiga, per Paola Voltolina (ai tempi la moglie di Massimo), Stefano Piccionne e Gianluca Lombardo, soci fondatori. «Nella società Massimo aveva fatto tutto, anche l’animatore di estate ragazzi, presidente negli ultimi 3 anni. Per noi che lo conosciamo bene era anche un caro amico. La notizia ci ha rattrristato particolarmente. Era particolarmente dinamico. Sarebbe partito da poco per il Campo estivo. Insieme a Gianluca Lombardo faceva il presepe a cui teneva tantissimo. Questa mattina doveva andare a fare la maturità con i suoi allievi. E’ stato proprio il fatto che non si sia presentato che ha destato l’allarme. Un uomo che si è sempre speso molto per la scuola, per i tornei, come il torneo Città di Trofarello che era proprio una sua creatura. Per le sue squadre, le ragazze e le famiglie. Nella gestione era un mediatore ed era capace a risolvere le questioni in modo sereno. Lascia un vuoto difficile da colmare – continua Stefano Piccionne – Faremo certamente qualcosa per ricordarlo. Resta il figlio Luca con cui lalvoreremo. Gli volevamo bene noi del direttivo. Abbiamo fatto tante cose assieme. Spero stia bene dove si trova oggi. Siamo tutti molto confusi, cercheremo di portare avanti questo suo sogno di portare avanti la società secondo quelle che erano le sue idee ed i suoi modi empatici nell’avvicinare le persone».