Il 3 maggio è stata la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. «Proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1993, su raccomandazione della Conferenza Generale dell’UNESCO, si festeggia il 3 maggio, l’anniversario della Dichiarazione di Windhoek che contiene importanti principi sul pluralismo e la libertà di espressione. E’ una giornata che ricorda ai governi la necessità di rispettare il loro impegno per la libertà di stampa.
Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella “la libertà di stampa, insieme alla libertà di essere informati, è il termometro della salute democratica di un Paese. Ce lo insegnano in questi giorni i drammatici avvenimenti della guerra in Ucraina”». FONTE ANSA
C’è libertà di stampa in un minuscolo giornale locale di provincia? è difficile restare equilibrati, equidistanti, imparziali, quando tutti ti tirano per la giacchetta sperando di ottenere mezze verità, omissioni, influenzando il cronista sull’opportunità o meno di fare uscire una propria notizia o quella dell’antagonista politico. Ultimamente sta diventando pressante e anche un po’ pesante. Città è un giornale sui generis perché il proprio editore è anche il direttore ed anche il cronista, ed anche chi distribuisce il giornale ed immagazzina la carta. Non esistono gioiellini del genere in circolazione. Sicuramente nell’800, ma oggi molto meno. Per questo ha bisogno del sostegno dei propri lettori. La diffusione di Città? Duemila copie di carta interamente distribuite, 750 pdf tramite email e 504 Pdf inviati tramite whatsApp. Gli abbonati che hanno sottoscritto la donazione di 20 o 50 euro risultano essere meno di 250. Non aggiungo altro. Chi non l’avesse ancora fatto può sempre sottoscrivere l’abbonamento. Prima che non ci sia più un giornale e che ci sia una temperatura della democrazia in paese sotto i 37 gradi. Non pretendiamo di curare il malato dopo che sia morto.