CENTRO – Il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto e il bilancio preventivo per l’anno in corso e per il 2023. «Il gruppo Noi Trofarello ha espresso valutazioni negative su questi documenti non perché formulati in modo non corretto ma piuttosto perché è mancato un coinvolgimento pieno su alcune scelte che determineranno il futuro del nostro comune nei prossimi anni. Il peso del debito di 4 milioni di euro per il danno subito dai famosi quadri (del valore di oltre 16 milioni di euro conservati in uno scantinato) se dovesse essere confermato da una sentenza di appello procurerà innalzamenti di tariffe e blocco di molte attività del nostro comune con un danno che potrebbe riverberarsi soprattutto sulle categorie più deboli – esordiscono i consiglieri di Noi Trofarello Sandrone, Maggio e Cavaletto –
Nell’auspicare che l’appello alla sentenza (che avverrà non molto presto) possa darci serenità nel ribaltare la condanna di primo grado che ci costringe a mettere in conto un esborso di oltre 4 milioni di euro, dobbiamo lamentare il fatto che il nostro gruppo di opposizione (ma non tutte le opposizioni) è stata tenuto all’oscuro sulle decisioni che la maggioranza intende assumere. Come è stato possibile notare per coloro che hanno assistito ai lavori del Consiglio un consigliere di minoranza sembrava molto informato sulle peculiari capacità della società di consulenza incaricata dal Comune per ricercare la soluzione più appropriata, mentre il Gruppo NOI non ha potuto conoscere le caratteristiche di tale società, cui andranno altri 10mila euro (7mila più oneri fiscali e spese di trasferta).
Ci domandiamo perché questo consigliere non entri in maggioranza, vista la debolezza della giunta che, a fronte di questo grave ed incombente pericolo di ipotetico dissesto, sembra saperne molto di più. In ogni caso durante il dibattito non è stato chiarito un punto, che è stato sollevato da “NOI Trofarello”: perché l’Amministrazione precedente (di cui l’attuale sindaco ed alcuni assessori, in carica oggi, facevano parte) non abbiano dal 2018 ad oggi provveduto agli accantonamenti previsti dalla legge in presenza di una causa che poteva vedere il comune di Trofarello (come è successo) soccombente? Infatti solo con i provvedimenti approvati dal Consiglio del 30 aprile scorso il Comune ha iniziato ad accantonare una somma molto elevata (superiore ad 800mila euro) che non sappiamo ancora quanto peserà effettivamente sui servizi nonostantele rassicurazioni in Consiglio, mentre negli anni scorsi abbiamo visto tanti avanzi di amministrazione ma nessun accantonamento – continuano i consiglieri di Noi – Questo mancato obbligo pone il nostro comune in una situazione di imbarazzo: infatti, a fronte di un evento per il quale il comune non ha colpe, l’amministrazione precedente non ha rispettato la legge che impone gli accantonamenti. A questa domanda non è stata data risposta e noi ci auguriamo che presto possano giungere i chiarimenti richiesti.
Al Gruppo NOI Trofarello compete il controllo degli atti e questo forse ci induce ad essere visti dalla maggioranza come coloro che non intendono far lavorare l’amministrazione.
Ovviamente non è così: tant’è vero che continuiamo a chiedere di essere maggiormente coinvolti proprio per poter dare sino in fondo il nostro contributo di idee e suggerimenti. Inoltre ci piace sottolineare che il gruppo non è contrario a priori sulle scelte dell’amministrazione e laddove ritiene ci siano le condizioni la sostiene. Un esempio sono le delibere sulla Tari e sul sistema sperimentale introdotto dal COVAR per le quali abbiamo votato a favore».
Il sindaco Napoletano commenta: «Con l’approvazione del Rendiconto abbiamo accantonato quasi un milione di Euro. Stiamo lavorando ad una soluzione che possa minimizzare gli effetti della sentenza sui cittadini. Entro la fine del mese chiuderemo questa vicenda, straordinaria nella sua portata, per poter liberare finalmente investimenti sul territorio. Il nostro obiettivo è lasciare perdere le chiacchere, evitare di scendere in polemica, e lavorare per mettere in sicurezza i conti dell’Ente, che è l’unica cosa che conta». Città ha chiesto anche al sindaco Visca di rispondere alla questione dei mancati accantonamenti. Le opposizioni in consiglio comunale chiedono insistentemente come mai non siano stati fatti accantonamenti dal momento in cui si seppe della causa contro il comune per il risarcimento dei quadri danneggiati dal 2017 in poi. Rivolgiamo la domanda a lei, che era il sindaco in quegli anni.
Visca risponde telegraficamente con una battuta e chiude il discorso: «Durante il mio mandato di Sindaco, in ogni caso, ho sempre agito nel rispetto della legge e compiuto gli atti dalla stessa dettati e dovuti».