Approvata la mozione pro finevita

CENTRO – Il Gruppo NOI Trofarello ha chiesto ed ottenuto dal consiglio comunale iI voto unanime sulla mozione presentata nelle settimane scorse (ed approvata il 27 aprile scorso) con il titolo “APPROVAZIONE TEMPESTIVA DI UNA LEGGE SUL FINE VITA. «I cittadini ricorderanno le battaglie sostenute nell’estate scorsa da molti partiti e movimenti politici per una approvazione celere da parte del Parlamento di una legge sul Fine vita – commenta Marco Cavaletto – I cittadini ricorderanno le battaglie sostenute nell’estate scorsa da molti partiti e movimenti politici per una approvazione celere da parte del Parlamento di una legge sul Fine vita. Anche a Trofarello sono state raccolte le firme per abolire una parte della legge che determinava la colpevolezza da parte di coloro che aiutano il suicidio assistito.
Ma molti tra i cittadini più anziani ricorderanno altresì le battaglie portate avanti dai partiti progressisti perché venisse approvata una norma sulla eutanasia: la prima proposta di legge sul tema è stata presentata dall’on. Loris Fortuna nel 1984 e in trentotto anni il Parlamento ha deciso di non legiferare sul tema.
Nel 2006 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato, in risposta alla lettera di Piergiorgio Welby, ingiustificabile un atteggiamento di silenzio da parte del Parlamento sul tema del fine vita.
E Marco Cappato, attualmente Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, fu processato e assolto per il caso di Dj Fabo che innescò la valutazione e la successiva sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale che ha legalizzato in Italia l’aiuto al suicidio in specifici casi spronando il Parlamento a legiferare.
Ormai da anni è ferma in Parlamento la discussione di un progetto di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia promosso dall’Associazione Luca Coscioni sottoscritto da migliaia di cittadini italiani pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.298 il 22 dicembre 2012 e rintracciabile alla Camera dei Deputati come A.C. 2 della XVIII Legislatura.
La proposta di referendum sull’eutanasia legale firmata da un milione e 1.239.423 cittadini tra cui oltre quarantaduemila della provincia di Torino (nonché alcune decine di Trofarello) è stata giudicata inammissibile dalla Corte Costituzionale che ha nuovamente esortato il Parlamento a occuparsi del tema.
Con questa mozione il gruppo NOI Trofarello, particolarmente sensibile ai temi dei diritti civili (in particolare quelli che vengono violati sistematicamente o che riguardano categorie di cittadini “più deboli” come ad esempio la battaglia sul Piano per la Eliminazione delle Barriere Architettoniche – PEBA) ), ha chiesto al sindaco di farsi portavoce presso le Camere affinché venga approvata quanto prima una legge sul fine vita nel pieno rispetto delle indicazioni date dalla Corte Costituzionale sulla punibilità dell’aiuto al suicidio nell’ordinanza 207/2018 e 242/2019».

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