CENTRO – Un libro per aiutare le famiglie in difficoltà ed in particolare i rifugiati dell’Ucraina. Esce oggi, mercoledì 13 aprile, “Il racconto di Riccardo e lo gnomo Livio” della trofarellese Carla Ciampoli. «Non sono assolutamente una scrittrice. Ma utilizzo la scrittura per esternare i miei sentimenti più profondi. Per attenuare i dolori od esprimere tanta gioia. È successo in occasione della perdita di mio padre e di mia mamma. In questo caso è successo che era appena mancato mio padre ed io avevo un bambino di due anni e mezzo che era Riccardo ed ero in cinta di Alessandro di due mesi. Mio papà e Riccardo avavano un legame molto forte. Lui era l’ultimo nipotino che era arrivato. Quando è venuto a mancare papà ho scritto questo piccolo racconto che rappresentava una traccia dell’amore che il nonno provava per mio figlio. Il racconto di Riccardo e lo gnomo Livio è la storia di un bambino a cui muore il nonno. La mamma non sa come spiegare la morte e gli racconta che il nonno si è addormentato e che si risveglierà. Il bambino così vive nel ricordo del nonno. Il nonno viene rappresentato nella forma di gnomo. Si tratta di un racconto molto intimo. È un modo anche per raccontare ad un bambino che cosa sia l’amore.
È un racconto molto autobiografico e contiene molti personaggi della mia famiglia. Il racconto ha fatto la sua storia, ha ottenuto la sua menzione, poi è rimasto in un cassetto.
Il mio sogno però è sempre stato quello che fosse un giorno il mezzo per fare qualcosa di utile e importante. Così l’anno scorso, mentre ero a casa con il Covid e non potevo uscire di casa, ho pensato a quanto fossi fortunata perché nel corso della mia vita ho sempre avuto qualcuno che mi aiutava nei momenti diffiicili. Ho pensato che molte volte ci possono essere persone che non hanno nessuno che li aiuta. E che volevo aiutare qualcuno. Ho così contattato la presidente della Caritas e gli ho proposto la pubblicazione del mio libro per cercare di aiutare qualcuno. Poi il progetto pian piano è andato avanti. Ho trovato delle persone che mi hanno aiutato a portare a casa il prodotto. Finanziando la stampa. Qualcuno è menzionato in fondo al libro, altri hanno preferito mantenere l’anonimato. Ci sono 300 copie a disposizione e tutto il ricavato sarà devoluto alla Caritas. Ben venga e ben felice se i proventi possano essere usati per questi cittadini ucraini ospiti a Trofarello.
Quello che mi interessa in questo momento è aiutare la Caritas che ho cononosciuto facendo un servizio fotografico sul banco alimentare con il foto club Neyrone di cui faccio parte. Sono un gruppo di persone buone e disponibili. Il libro viene lasciato dietro una donazione di un minimo di cinque euro.
Ma chi è Carla Ciampoli? Operatore socio sanitario da una dozzina d’anni, oggi lavora da qualche mese in una RSA di Cumiana, appassionata di scrittura ma soprattutto di fotografia, fa parte dell’associazione Fotoclub Neyrone.Dove sarà possibile trovare il libro? Presso la sede della Caritas, presso Foto Matteini via Roma 34,/C, Estetica Partini via Torino 24, Farmacia Trisoglio.