CENTRO – Carnevale in sordina anche per il gruppo storico Conti Vagnone. «Quest’anno il Carnevale è ancora nel segno della pandemia, anche se sembrerebbe che, finalmente, si stia avviando verso una mitigazione e, forse, alla completa risoluzione. Forse, con le maschere del carnevale, molto presto potremo toglierci le ppf2 e le monouso… forse – commenta Bruno Giovetti a nome del gruppo – Intanto, a causa del virus, siamo al terzo anno di restrizioni e pure il Carnevale, fino ad oggi, non si è potuto festeggiare nel modo tradizionale, con carri e maschere per le strade.
Con il blocco degli assembramenti, pure noi, gruppi storici e folkloristici, siamo stati costretti a ridimensionarci, in attesa di tempi migliori.
Nonostante questo, come Gruppo Storico Conti Vagnone, abbiamo cercato di partecipare alla vita sociale del nostro paese e di rappresentarlo, là dove le condizioni ce lo permettevano.
Nel 2020 abbiamo rappresentato Trofarello con le nostre uscite nei diversi paesi del Piemonte, finché ci è stato possibile.
Abbiamo partecipato a eventi culturali, in Torino, organizzati dall’associazione “Cultura e Società”.
Tra le iniziative prese, abbiamo sostenuto il premio letterario “Sentieri Di Versi” ed organizzato, con “La Città di Trofarello”, la premiazione, avvenuta al Centro Polifunzionale Marzanati, nell’ ottobre 2021.
Abbiamo partecipato come gruppo in costume, assieme a tutte le altre associazioni, al Presepe Vivente del Natale 2021.
Abbiamo partecipato come figuranti alla trasmissione di ” Paese che vai”, ambientata nel Borgo Medievale di Torino, trasmessa da RAI 1, il 2 gennaio 2022.
Il 24 febbraio, assieme alle maschere di Trofarello e agli Alpini, visiteremo le scuole materne e primarie distribuendo le “bugie”.
Il 27 febbraio saremo ospiti del Circolo Alpini, viale della Resistenza 21, con Madama Griòta, Monsù Brichèt, Gastaldo e il gruppo storico “Frates Templi Mansio Sancti Egidii” – conclude Giovetti – E poi abbiamo ancora tante iniziative che aspettano solo di poter prendere il volo in libertà, senza più restrizioni e, soprattutto, senza più questo virus».