CENTRO – Ci sono passioni che durano una vita come quella del maestro di burraco trofarellese Paolo Vacca che racconta il proprio amore per il festival di Sanremo che frequenta da quando era molto più giovane. «Sono andato diversi anni al festival. Sono sempre stato un appassionato e ho sempre cercato di andare. Sono stato spettatore esterno, anche quest’anno, ed ho notato la differenza rispetto agli altri anni – spiega Vacca – Gli altri anni anche al di fuori dell’Ariston si sentiva un’atmosfera di festa, mentre quest’anno è stato diverso. All’interno del teatro è stato tutto fantastico, ma fuori si sentiva la mancanza di quell’atmosfera abituale. Tutti gli anni vado con mia moglie Rosa e mi ritrovo con il mio compagno di burraco Mimmo Costanzo e la moglie Rita. E’ consuetudine mangiare ad un Ristorante vicino all’Ariston, “Napoli è” e ci divertiamo a cantare. La sera verso le 8 iniziamo a entrare all’Ariston per goderci la serata. Vedere lo spettacolo dal vivo è completamente diverso dal guardarlo in televisione – conclude il campione di burraco – Il ricordo più grande che ho di Sanremo risale alla prima volta in cui andai, quando riuscii a parlare con Toto Cutugno e gli dissi che avrebbe vinto».
Giacomo D’Uva