OLTRESTAZIONE- Continua il ping pong mediatico sulla questione del Movicentro. E questa volta è il Movimento Cinque Stelle a sollevare la questione. «è un’occasione imperdibile? Anche no! Questa frase del Sindaco dice tutto e ci corrono i brividi su per la schiena – esordiscono gli attivisti trofarellesi del Movimento 5 stelle – Intanto diciamo che se il Movimento 5 stelle non avesse sollevato il problema, probabilmente sarebbe passato tutto in sordina, come sempre. Il progetto del Movicentro, come giustamente afferma il Sindaco, è un progetto vecchio di 18 anni – continuano gli attivisti trofarellesi per bocca del portavoce Enrico Rui – L’idea di utilizzare le stazioni ferroviarie della cintura di Torino per facilitare lo scambio gomma/rotaia per non ingolfare la metropoli è già stata realizzata a Trofarello (con pregi e difetti).
In sostanza la stazione ha 2 entrate: una dal paese e una dalla zona industriale con 2 relativi parcheggi.
Va detto, però, che molti pendolari che lavorano nelle zone limitrofe a Porta Nuova (via Roma, zona Valentino, via Madama Cristina, via Accademia Albertina, ecc.) sono tornati ad utilizzare l’auto da quando non esistono più treni diretti da Trofarello per la stazione Torino Porta Nuova e viceversa, visto che il tragitto si è allungato dovendo arrivare a Porta Susa e poi tornare indietro.
Quindi quel progetto di mobilità è da considerarsi concluso. Si persegue ora, un fantomatico progetto di sviluppo “produttivo” che si sostanzia in più di 20000 mq da edificare.
Ebbene la Regione Piemonte con il nuovo Piano di assetto Idrogeologico ha dichiarato, che i terreni dietro alla stazione, sono inadatti all’edificazione in quanto potenzialmente esondabili.
Quale occasione migliore per rivedere il piano di insediamento produttivo e restituire a quei terreni la loro destinazione agricola? Magari attivandosi per realizzare i famosi orti urbani, approvati da tempo immemore e mai realizzati. E magari risparmiando anche sulla costruzione delle vasche di laminazione necessarie alla modifica della classificazione del terreno.
Invece si insiste su un modello di sviluppo del secolo scorso: costruire, costruire, costruire. Il Sindaco ha dichiarato che la zona “sarà più appetibile per l’insediamento di nuove imprese”. Ora ci dovrebbe spiegare, come mai, nonostante le realizzazioni al Movicentro (costate a suo dire 3,6 milioni di euro) le imprese continuano a chiudere e molti capannoni sono sfitti o in vendita. Cosa cambierebbe edificandone altri? Per quanto riguarda invece il progetto “farmacia”, che stando alle notizie di qualche anno fa, diciamo alla precedente campagna elettorale, dovrebbe sorgere sul terreno del campo da calcio “Viello”, il Sindaco dovrebbe spiegarci quale sarebbe il vantaggio per i trofarellesi nel vedersi sottrarre uno dei pochi spazi dedicati allo sport dei giovani per la realizzazione dell’ennesima palazzina con parcheggi annessi – rincara la dose il portavoce del Movimento – Se c’è qualche trofarellese che brama incessantemente la terza farmacia del paese lo preghiamo di farsi conoscere».