CENTRO – Una grande festa per salutare il parroco don Sergio Fedrigo che dopo 15 anni in città andrà a lavorare a Borgaro. Sabato l’intera comunità l’ha salutato prima in una Messa solenne e poi un dopo cena per salutare il parroco. Un momento per ricordare le tante cose realizzate da don Fedrigo in città. «”La carità è paziente, è benigna, … non manca di rispetto … si compiace della verità. Tutto crede, tutto spera, tutto sopporta…” Questo doveva essere il “programma” che aveva nel cuore Don Sergio quando, con il suo modo discreto, si è presentato al gruppo Caritas di Trofarello, in un ambiente a lui non ancora noto. E questo è stato il suo modo di agire, sempre rispettoso e pacato, mai prevaricante per la durata del suo incarico di Parroco – commenta il presidente della Caritas locale, Marilena Palazzo – Attento alle problematiche da affrontare, disposto a dare e a ricevere suggerimenti è stato un volontario attivo del gruppo. Talvolta persino troppo sensibile e tenero, ma in fondo, proprio questa è la Caritas, la Carità: il dono gratuito, senza riserve. Non importa chi chiede, ma come si dà; è condivisione gratuita, è agape. Anche questo ha insegnato Don Sergio alla nostra Caritas. Il modo pacato e sereno di fare, l’atteggiamento di attento ascoltatore, il desiderio di vivere la comunità, persino di camminare fisicamente con i parrocchiani, le riflessioni profonde e comprensibili da tutti sono il dono che ha fatto ai parrocchiani». «E’ sempre delicato il momento in cui il parroco lascia la comunità per assumere un nuovo incarico, perché il sacerdote è testimone di vita, fratello e padre nella grande famiglia che è la parrocchia e perciò dire grazie a te, Don Sergio, è dire grazie a Dio, per essersi preso cura della nostra comunità attraverso una persona, un volto, una voce, un cuore ben precisi – ha detto il segretario del Consiglio Pastorale sergio Ferrio – Grazie per il lavoro che ha svolto e per le relazioni che ha creato, per la pazienza che ha dimostrato verso di noi, nel metterti in ascolto per imparare a conoscerci, a conoscere il nostro cammino formativo ed integrare con intelligenza proposte nuove nel percorso pastorale. Grazie per aver condiviso le gioie e i dolori di un pastore che ha guidato il suo gregge con saggezza ed equilibrio; sappiamo che non sempre è facile mediare per mantenere l’unità. Grazie per avere offerto spunti su come vivere il Vangelo, su come incontrare Gesù, nell’ascolto della Parola e nella preghiera, nella preghiera personale e comunitaria, affinché compissimo scelte per il bene comune, e da soli, davanti alla croce, per confidare a Lui ciò che ci stava più a cuore – conclude Ferrio – Grazie perché in questi anni tutti noi un po’ siamo cambiati per quello che ci hai trasmesso e donato e ci auguriamo che anche tu sia un po’ cambiato per quello che ognuno di noi e la nostra comunità, ti ha trasmesso e donato».