«Ancora una inadempienza! Speriamo sia l’ultima» esordisce Marco Cavaletto della lista Noi Trofarello che denuncia: «Ancora una volta la Giunta municipale si è resa responsabile di una inadempienza che non va a peggiorare, se ce ne fosse bisogno, lo stato di debolezza del nostro Municipio ma soprattutto pone l’accento su alcune disfunzioni croniche di cui il nostro comune soffre». Cavaletto di che si tratta? «Semplicemente di una “dimenticanza” nel non mettere a disposizione dei cittadini e delle loro rappresentanze (partiti, associazioni, movimenti, ma anche semplici cittadini…) la Relazione di fine Mandato prevista da una Legge dello Stato ((Art. 4 del D.lgs. n.149 del 2011, come modificato dall’art. 11 del D.L. n. 16 del 2014) che tra l’altro dovrebbe essere pubblicata sul sito ufficiale del Comune e dove, pur cercandola, non la abbiamo trovata. La Relazione di fine mandato doveva non oltre il sessantesimo giorno antecedente le elezioni comunali (quindi il 3 agosto scorso) essere pubblicata. La cosa non è avvenuta e anche se in questi giorni il sindaco si affrettasse a redigerla, il tempo è scaduto e lui come sindaco (ma anche il segretario comunale) si è reso responsabile di questa vicenda che non permette a tutti i cittadini di conoscere, prima del voto, l’esatta situazione in cui versa il Comune. Questa relazione, tra l’altro, deve essere certificata dall’organo di revisione dell’ente locale e successivamente questi due documenti (relazione e certificazione) devono essere trasmessi alla Corte dei Conti. Trofarello non sarà l’unico comune inadempiente ma questa sciatteria denuncia ancora una volta il modo con cui in questo Municipio non vi è attenzione e certezze. La relazione di fine mandato e la certificazione devono essere pubblicate sul sito istituzionale del comune entro i sette giorni successivi alla data di certificazione effettuata dall’organo di revisione dell’ente locale. Risulta di un certo interesse il contenuto dell’art. 4, comma 6, del d.lgs. n. 149 del 2011 che prevede che in caso di mancato adempimento dell’obbligo di redazione e di pubblicazione della relazione di fine mandato, al sindaco e, nel caso in cui non abbia provveduto a predisporre la relazione, al responsabile del servizio finanziario del comune o al segretario generale venga ridotto della metà, per tre mesi, rispettivamente, l’importo dell’indennità di mandato e degli emolumenti. Purtroppo ciò non avverrà perché come altre cento situazioni di deroga dovute al COVID queste penalizzazioni sono state sospese». Ma perché questa relazione è così importante per chi ha a cuore la migliore amministrazione possibile per il nostro Ente? «Si tratta di uno strumento di fondamentale importanza in quanto consente a consuntivo di rendere edotti i cittadini e tutti gli altri soggetti interessati su quanto si è realizzato e di come lo si è realizzato nei cinque anni di amministrazione, su quali sono le condizioni economico-patrimoniali dell’Ente, e ciò al fine di consentire agli stessi di esprimere un giudizio consapevole e informato su quella che è stata la gestione dell’Ente da parte del Sindaco e della sua giunta – continua Cavaletto – E’ lecita la critica propositiva ad una Amministrazione oltre che sulle cose visibili (mancata manutenzione di parchi e giardini, oppure gestione carente di alcuni servizi, mancate asfaltature, mancata costruzione dell’auditorium promesso dal sindaco nel 2016 e cose del genere) anche sulle questioni legate al bilancio e al buon mantenimento del patrimonio pubblico ma solamente con la relazione si può essere precisi e puntuali; è quindi possibile essere autorizzati a pensare male (in effetti, non è dato conoscere sino in fondo la reale situazione dei conti del Municipio); infatti, questa relazione viene considerata un fondamentale strumento di accountability, ossia di responsabilizzazione e trasparenza, dell’amministrazione uscente nei confronti della collettività amministrata. La puntuale scansione temporale degli adempimenti collegati alla redazione ed alla pubblicazione della relazione sono posti a garanzia della effettiva e concreta operatività dello strumento di rendicontazione. Con l’eliminazione, attraverso il DL n. 25 del 2021, delle sanzioni, per la mancata redazione di tale relazione certamente si depotenzia lo strumento, arrecando un danno alle irrinunciabili esigenze di trasparenza da sempre manifestate dai cittadini e da tutti gli altri soggetti interessati». Ma in consiglio comunale, dove ci sono 16 consiglieri, non se ne è accorto nessuno? «Stranamente in Consiglio comunale sembra che nessuno si sia accorto di questa grave inadempienza, né dai banchi della maggioranza (i cui consiglieri avrebbero potuto ricordare al sindaco questa situazione) né tantomeno dalle opposizioni, visto che questo documento costituisce un elemento importante per evidenziare eventualmente le falle della Amministrazione uscente. Ma evidentemente le competenze acquisite in anni di governo da una parte e di opposizione dall’altra non sono ancora sufficienti per considerare la loro esperienza sufficiente per governare. Sappiamo che questo argomento può suscitare l’interesse quasi esclusivo degli “addetti ai lavori” (ovvero coloro che sono impegnati nella campagna elettorale perché presenti nelle liste elettorali e forse qualche altro cittadino) ma in realtà dovrebbe interessare tutti; una carenza che mi sento di imputare alla amministrazione uscente è quella di non aver saputo in questi 20 anni suscitare l’interesse dei cittadini verso la “cosa pubblica”, quasi a voler suggerire che non è il caso di disturbare il manovratore – conclude Cavaletto – A Trofarello è giunto il momento di girare pagina e con Laura Sandrone Sindaca e la sua squadra, dotata di competenze e di una grandissima voglia di lavorare, moltissime cose sono destinate a cambiare; soprattutto noi vorremmo che tutti i cittadini o la più gran parte di essi desiderino venire in municipio a “disturbare” ovvero a collaborare per contribuire ad effettuare le scelte migliori per il bene di Trofarello». La relazione di cui parla Cavaletto arriverà certamente. Così come arriveranno le giustificazioni della maggioranza. Mancano poi ancora quattro settimane alla fine della legislatura.