Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. «Ciao D’Uva. Come va?». Bene Volpe e tu? «Sto aspettando che tutti i politici locali tirino giù le proprie carte e presentino i propri candidati. Non vedo l’ora che parta tutto il carrozzone della campagna elettorale per dare una nuova bella amministrazione alla città per i prossimi cinque anni». Bene. Hai qualche simpatia? «Certo, mi piaciono tutti quelli che fanno sul serio, che non promettono nulla di impossibile, che non sono attaccati alla poltrona, che non annunciano azioni di revanscismo, che stringeranno la mano agli avversari sconfitti, il giorno dopo la proclamazione degli eletti e che rispetteranno l’opinione di coloro che la pensano diversamente da loro. Mi piacerà chi porterà di nuovo i consigli comunali alla gente e la gente nei consigli comunali, senza nascondersi dietro scuse assurde, e ascolteranno i cittadini per ogni decisione importante, e che si confronteranno. Dunque, io avrò simpatia per chi dichiarerà di essere il sindaco di tutti e lo dimostrerà. Insomma fantapolitica locale». Quanto è saggia la mia volpe.