Covid 19, lockdown e ipnosi

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CENTRO – La paura del contagio dal virus Covid 19, le restrizioni imposte per salvaguardare la popolazione, la impossibilità di proseguire nel quotidiano espletamento della propria attività di fitness fisioterapico ha provocato uno stress psicofisico di grandissima portata e di inimmaginabili conseguenze a tutti i livelli e per tutte le età. Lo psicologo Paolo Bergaglio prova ad aiutare i propri pazienti con l’ipnosi ed analizza la situazione attuale. «Si è registrato nel passato 2020 ma maggiormente in questi primi mesi del 2021 un notevole incremento dei casi di depressione sia adulta che giovanile. L’impedimento allo svolgimento di una normale quotidianità del proprio modus vivendi ha costretto ad un isolamento sociale al quale non si era preparati dando origine a fenomeni dissociativi manifestati con varie modalità – spiega Bergaglio – L’aumento di aggressività sfociato in manifestazioni giovanili di violenza gratuita si è affiancato ad un aumento di manifestazioni di depressione fino ad , ahimè nei casi estremi, episodi di suicidio.
Anche tra gli anziani la pandemia ha mietuto le proprie vittime, oltre che per le gravi, talvolta gravissime, conseguenze del contagio anche per la reclusione domiciliare forzata e quindi la mancanza di contatto sociale e spesso anche famigliare e parentale.
Per tutti ed a tutte le età però il disturbo principalmente diffuso è rappresentato da un costante stato di ansia e di umore negativo e questo si riflette in tutte la nostre azioni ma, in particolare per i giovani, nella difficoltà di concentrazione nel lavoro e nello studio, aggravata dalla DAD.
Le ricerche ultime e più aggiornate hanno dimostrato che lo stress da pandemia ha effetti negativi anche sul sistema immunitario.
Si è ultimamente rilevato un importante aumento dei casi di Pavor Nocturnus (paura della notte e di dormire da soli nella propria stanzetta) e di enuresi notturna (pipi nel letto dormendo) nei bambini mentre negli adulti si è diffusa una certa seria difficoltà di prendere sonno , e nei casi più gravi, di insonnia totale irriducibile.
L’ipnosi si presenta, a questo punto, come un valido strumento psicoterapeutico per raggiungere un buon livello di equilibrio, riuscendo a mettere ordine nelle nostre dinamiche conflittuali conscie ed inconscie, evidenziandole e coscenzizzandole e permettendo così, tramite un buon rilassamento opportunamente pilotato dal terapeuta di scaricare tutte le tensioni accumulate in tanti mesi di stress – continua Bergaglio – Il contributo della musicoterapia associata allo stato di trance si è sempre dimostrato più che positivo, soprattutto nello scioglimento degli irrigidimenti mentali.
Un discreto ciclo di sedute di Ipnosi associate ad una psicoterapia contestuale e mirata permettono il ristabilirsi di una buona serenità esistenziale corroborata dalla ripresa di una piena funzionalità nello svolgimento delle proprie mansioni».

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